La temuta «tigre» è la più cattiva

Proveniente dall’Asia a bordo di copertoni usati, è riconoscibilissima per il suo corpo nero a bande trasversali bianche sulle zampe oltre che sull’addome e con una striscia bianca sul dorso e il capo. L’Aede Albopictus, questo il nome scientifico, riesce a insediarsi facilmente, depone, infatti, le uova in luoghi asciutti e poco luminosi. Da un paio d'anni è riuscita a installarsi a Milano perché può superare inverni particolarmente freddi. Per risvegliare questa zanzara basta che la temperatura s'aggiri sui 10 gradi e gli ambienti si riempiano d'acqua, anche solo di condensa. Le uova sono così in grado di schiudersi, le larve poi diventano velocemente insetti adulti che colonizzano in microfocolai.
La zanzara tigre è molto aggressiva e colpisce più nelle ore diurne che in quelle serali. Punge al mattino e al tramonto per poi riposarsi la notte sulle foglie. La notte la lascia alle Culex e alle Anophele. Le punture delle zanzare tigri provocano gonfiori e irritazioni persistenti. Sono addirittura in grado, in soggetti sensibili, di provocare reazioni allergiche. I guai provocati da queste zanzare nella nostra città finiscono qui.

L'Aedes Albopictus in altri Paesi trasmette malattie virali di una certa gravità come la febbre gialla e la dengue, solo per citarne alcune. A Milano, come nel resto d’Italia, il pericolo non si corre perché gli agenti patogeni di queste malattie sono assenti.

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