Il ritorno di Berrettini. Trionfa a Gstaad e rientra nei primi 50 al mondo

L'azzurro Matteo Berrettini ha trinfonato nel torneo di Gstaad vincendo la finale contro il francese Halys 6-3 6-1 in meno di un'ora di gioco. "Stesse sensazioni di sei anni fa"

Il ritorno di Berrettini. Trionfa a Gstaad e rientra nei primi 50 al mondo
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In forma smagliante e ritrovando davvero la condizione fisica pre-infortunio, Matteo Berrettini è arrivato fino in fondo al torneo Atp 250 di Gstaad vincendo il torneo sconfiggendo in finale il francese Quentin Halys in 59 minuti di gioco con il punteggio di 6-3 6-1 dominando il match dall'inizio alla fine. Si tratta del nono titolo nella carriera del tennista romano, il secondo nel 2024 dopo l'Atp di Marrakech vinto lo scorso aprile.

Le parole di Berrettini

"È incredibile, mi sembra ieri che ho vinto qui a Gstaad e invece è passato tantissimo. È un posto speciale, ho le stesse energie e sensazioni di sei anni fa, sono felicissimo": sono queste le prime parole dell'azzurro che ha commentato con il sorriso sulle labbra la vittoria odierna frutto di un gran percorso che lo ha visto sconfiggere nella giornata di ieri anche il greco Stefanos Tsitsipas numero 12 del mondo. Due parole le ha riservatr anche all'avversario. "Per lui era la prima finale, quando poi ti fermi e riparti non è facile - sottolinea l'azzurro, che in campo ha messo anche la fondamentale esperienza dopo lo stop a ca usa dellapioggia - Ho cercato di capire anche le condizioni, che sono state diverse per tutte la settimana: quando l'ho brekkato nel primo set ho trovato le giuste energie e il focus perfetto".

Il ritorno in top 50

Berrettini da lunedì sarà numero 50 del mondo: per lui adesso un periodo di riposo e allenamenti (non sarà alle Olimpiadi) ma ha già fissato i prossimi obiettivi. "Quest'anno ho iniziato tardi, con tanti dubbi anche sulla condizione fisica, e ho pensato a giocare bene. Difficile trovare obiettivi adesso, vorrei godermi i prossimi tornei in attesa dell' Us Open". Alcune parole le ha spese anche sul suo nuovo ranking e quali erano gli obiettivi a inizio anno quando con il suo team era stato deciso di non pensare alla classifica "perché avevamo tanti dubbi" ma che fosse più importante pensare alla risposta del corpo. "La cosa più importante è che sto bene e che gioco bene. Se queste due cose succedono, posso fare bene. Voglio far bene agli Us Open e in tutta l'estate americana. Un buon obiettivo può essere arrivare tra i primi 30 per l'Australian Open".

Come è maturata la vittoria in due set

Una gara senza storia: Matteo ha subito dato la sensazione di solidità, per l'avversario c'è stato davvero poco o nulla da fare. Nel primo set, però, era partito meglio l'avversario che sul 3-2 ha avuto ben tre palle per il break point: lì è cambiato il match con Berrettini che le ha annullate tutte riuscendo a inanellare una serie impressionante di 29 punti a 5 e vincendo 6-3.

Nel secondo set nessun pericolo per l'azzurro che è sempre stato avanti riuscendo a chiudere 6-1 e alzando al cielo il nono trofeo della sua carriera. Lo stato di forma del romano si evince anche da un altro particolare non da poco: in tutto il torneo non ha perso nemmeno set.

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