Il terremoto-Belsito scuote la Lega ligure

(...) Rixi aggiunge subito dopo: «Belsito faccia un passo indietro da tutte le posizioni che ricopre nella Lega». Quando in serata arriveranno le dimissioni da tesoriere, il giudizio del candidato sindaco diventa molto positivo: «Sono contento che abbia seguito il mio suggerimento, tra gli altri, di fare un passo indietro. Ritengo che sia stata una dimostrazione di responsabilità e un atto di trasparenza. Ora la mia corsa verso Palazzo Tursi può proseguire senza distrazioni». Tutto questo, dopo che in Regione (dove Rixi siede da consigliere) e negli ambienti del Carroccio si era comunque fatto notare come la tempistica dell’iniziativa giudiziaria sia sorprendente: «C’è da chiedersi come mai l’inchiesta sia partita proprio adesso. Ma prima di tutto dobbiamo pretendere da noi stessi di essere inattaccabili».
Intanto, sempre in mattinata, sono emersi sempre maggiori particolari sulle accuse a Belsito, che hanno contribuito ad avvelenare ancora di più il clima fra gli esponenti del Carroccio ligure, di cui il tesoriere leghista è diventato, dopo la morte di Maurizio Balocchi un esponente di primo piano. Fra l’altro, gli inquirenti milanesi, che accusano Belsito di riciclaggio, truffa e appropriazione indebita, ipotizzerebbero comportamenti illeciti compiuti anche quando era sottosegretario alla semplificazione nel governo Berlusconi.
Queste le risultanze emerse dall’inchiesta, dopo che, ieri mattina, sono state effettuate perquisizioni nell’abitazione di Belsito e in quella, a Chiavari, di Sabrina Dujany. Ieri mattina, fra l’altro, è stata effettuata la perquisizione a casa del tesoriere della Lega, in via Fiasella, cui non ha preso parte il suo legale, Paolo Scovazzi, che è fuori città. La perquisizione è stata condotta dai finanzieri. «Non sono in grado di valutare la fondatezza delle accuse che gli sono state mosse - ha dichiarato successivamente Scovazzi -. Appena rientrato a Genova, incontrerò Belsito così da chiarire ogni aspetto necessario».
Nel frattempo si rincorrevano le prese di posizione di diversi ambienti politici. Fra le prime, quella del candidato sindaco Pierluigi Vinai che si rivolge direttamente a Rixi: «Caro Edoardo, ti esprimo solidarietà, aldilà delle vicende della Lega genovese e del fatto che sei mio avversario, so che sei una persona per bene». Solidarietà anche dall’altro candidato Enrico Musso. Il segretario della Lega, Francesco Bruzzone, intanto ha convocato per domani il vertice ligure del partito. E prende le distanze: «In relazione ai fatti che coinvolgono il movimento - scrive in una nota Bruzzone - rimarcando la portata palesemente extra regionale del caso Belsito, ogni riflessione e/o decisione formale in merito è demandata alla riunione del Consiglio nazionale della Lega Nord Liguria di giovedì. Il massimo organo ligure del movimento - conclude Bruzzone - avrà modo di prendere le opportune iniziative tese sia alla giusta e doverosa distinzione tra le eventuali responsabilità individuali dell’amministrazione federale e il momento elettorale in corso, sia all’eventuale sostegno alla potatura di rami che ostacolano la rigogliosa crescita del movimento».


Infine, per Susy De Martini, candidata sindaco della Destra, «Belsito, tipico prodotto della politica leghista, che predica onestà e poi si dedica ad attività come quelle che gli hanno garantito un ruolo di primo piano nel malcostume nazionale. I genovesi possono dare un segnale alla politica, votando gli onesti e lasciando a casa gli altri».

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