Basilea - Il boom dei prezzi del petrolio e dei prodotti agroalimentari pone rischi alla crescita ed all’inflazione. Dura l'analisi tratteggiata dal presidente della Bce, Jean claude Trichet, che torna a lanciare l'allarme legato alla forza dell’euro nei confronti del dollaro e alla continua crescita del petrolio.
"L’eccessiva volatilità e i movimenti disordinati dei tassi di cambio - dice - sono elementi non desiderabili per la crescita. Osserviamo la situazione con estrema attenzione - ha proseguito - un dollaro forte è nell’interesse degli stessi Usa". Sull’aumento dei prezzi del petrolio e dei beni alimentari, il numero uno del G10 ha poi aggiunto che è ormai "chiaro che sta creando in tutte le economie un boom dei prezzi al consumo con particolari riflessi in campo energetico e alimentare. Tutto questo - aggiunge - ha un impatto non solo sulle cifre e sui numeri, ma anche nella psicologia dei consumi".
Nel corso dell’incontro con i governatori, Trichet ha poi evidenziato come sia in atto "un rallentamento in una certa parte dell’economia dei
paesi occidentali", in particolare negli Usa, contrastato però dalla "resistenza delle economie emergenti" il cui ruolo, spiega il banchiere francese, "va sottolineato come qualcosa di importante a livello globale".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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