In Tv Epifani disfattista: «Ma la colpa è di Silvio»

Brutti, sporchi e cattivi. Come in un western di seconda categoria, e come sostiene il leader Cgil Guglielmo Epifani, gli italiani visti da fuori di questi tempi non vanno per la maggiore. Pochi i successi, tanti gli scandali nei quali la stampa straniera sguazza beata. Ma allora di chi è la colpa? Per chi segue con un minimo di attenzione le cronache nostrane e sa chi alimenta da mesi scandali inesistenti, odio politico, disfattismo economico, la risposta non è difficile. Ci sono le raccolte di «Repubblica» e la cineteca Rai con le registrazioni di «Annozero» e dei Tg3 a fornire ampia documentazione. Ma attualità e storia recente sembrano di scarso interesse per uno dei suoi protagonisti, il leader della Cgil Guglielmo Epifani.

Che ieri a «Mezz’ora», ospite di Lucia Annunziata, ha condiviso l’analisi di base: «Siamo un Paese che si ripiega su se stesso. Fuori dall’Italia contiamo sempre molto meno. Non diamo all’estero una buona immagine». Ma poi ha svelato il vero nome dell’assassino»: «Chi ha la maggioranza e chi governa ha sempre un po’ più di responsabilità».

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