La prima risposta è un «no comment». Partiamo male, ma la domanda era la più difficile. Il capo della squadra mobile di Genova non ci casca: «Chiedo scusa, ma dellomicidio appena avvenuto non posso certo parlare». Claudio Sanfilippo lo ha appena saputo, non è lui che fa le indagini e del collega che segue il caso può solo invidiare il fatto che sia riuscito a mettere le manette ai polsi di Luca Delfino. Lui, Sanfilippo, ci aveva provato. Anzi, aveva speso tutte le sue energie per farlo.
Aveva chiesto con la massima forza ai magistrati di mettere in cella quel ragazzo di 29 anni che riteneva aver sgozzato la sua ex fidanzata in vico San Bernardo la notte del 28 aprile 2006. Ma alla fine si era dovuto arrendere. (...)- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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