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Unipol, a giudizio la telefonata Fassino-Consorte Ghedini: "Archiviare la posizione di Berlusconi"

Per la difesa il gip, che deve decidere se archiviare o meno la posizione del premier, deve astenersi perché ha già preso altre decisioni sullo stesso caso, come quella sul rinvio a giudizio del fratello del Cavaliere. L'udienza è stata rinviata a martedì prossimo

Unipol, a giudizio la telefonata Fassino-Consorte 
Ghedini: "Archiviare la posizione di Berlusconi"

Milano - E' stata rinviata a martedì l'udienza in cui il gip di Milano Stefani Donadeo dovrà decidere sull'archiviazione o l'imputazione nei confronti di Silvio Berlusconi, accusato di concorso in rivelazione di segreto d'ufficio. Secondo i legali Niccolò Ghedini e Piero Longo il gip dovrebbe archiviare la posizione del Cavaliere. L'inchiesta è relativa alla pubblicazione sul Giornale della famosa frase pronunciata dal numero uno dei Ds Piero Fassino, che in una telefonata al numero uno di Unipol, Giovanni Consorte, aveva chiesto: "Allora, abbiamo una banca?".

L'udienza rinviata a martedì Martedì il giudice si pronuncerà sulle questioni preliminari presentate questa mattina dai legali del capo del governo che hanno chiesto l'astensione del gip Stefania Donadeo perché ha già deciso nel giugno scorso sul rinvio a giudizio degli altri protagonisti della vicenda, tra cui il fratello del presidente del Consiglio, Paolo Berlusconi. "Si tratta di un'archiviazione doverosa", ha spiegato Ghedini, anche alla luce della posizione del pm Fabrizio Romanelli che ha chiesto l'archiviazione per il premier. "Noi non prevediamo nulla - ha aggiunto Ghedini - ma questa volta straordinariamente le ragioni della difesa sono state fatte proprie dall'accusa" in merito all'iscrizione 'tecnica' di Berlusconi nel registro degli indagati. Un'altra questione preliminare sollevata dai legali è quella relativa all'incompetenza del Tribunale di Milano a favore di quella di Monza, dato che la chiavetta usb contenete l'intercettazione sarebbe avvenuto ad Arcore.

Non è ancora stata fissata la data in cui il giudice si pronuncerà nel merito sulla decisione se archiviare, disporre nuove indagini o formulare l'imputazione coatta a carico del premier.

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