La vendita di Opel Gm esclude la cinese Baic Inizia la gara a due e Berlino tifa per Magna

La corsa per la conquista di Opel, cui aveva inizialmente preso parte anche Fiat, diventa una gara a due. La casa madre General Motors ha infatti deciso di continuare le trattative per cedere la controllata solo con il fornitore di componentistica austro-canadese Magna e con il fondo di investimento belga Rhj, controllato dall’americana Ripplewood. Detroit ha quindi messo fuori dai giochi la cinese Beijing Automotive Industry Holding (Baic). «Abbiamo avuto discussioni positive e approfondite sui criteri operativi chiave e sui principali interrogativi legati alle tre offerte finali che abbiamo ricevuto lunedì - ha detto John Smith, il negoziatore capo di General Motors - e abbiamo deciso di proseguire trattative dettagliate con Magna e Rhj per salvaguardare il futuro di Opel».

La decisione finale spetta a General Motors, ma il governo tedesco, che dovrà contribuire all’operazione con miliardi di euro di garanzie sui crediti, avrà una forte voce in capitolo. Mercoledì Berlino ha ribadito la sua preferenza per Magna, un parere condiviso anche dai Lander che ospitano gli impianti Opel.

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