Caro Direttore Lussana, le dichiarazioni del Sindaco Vincenzi di voler far causa al Governo nel caso in cui Genova dovesse essere penalizzata dalla nuova riorganizzazione di Cai denotano ancora una volta un modo vecchio di affrontare i problemi guardando alla politica di parte e non alla risoluzione degli stessi.
Il Presidente Napolitano nel suo messaggio di fine anno augurava e auspicava che: «dobbiamo considerare la crisi come grande prova e occasione per aprire al Paese nuove prospettive di sviluppo», facendo tesoro di tali parole non sono dunque questi i tempi di farsi un esame di coscienza e cercare di rimediare gli errori del passato?
Il nostro aeroporto potrà funzionare meglio innanzitutto se il tessuto economico, industriale e turistico della nostra città e regione cresceranno e purtroppo in questi anni non vi è stata una forte, decisa e concreta politica di sviluppo dei nostri territori. Lo dimostra il fatto che alcuni voli sperimentali nel nostro scalo sono stati cancellati a causa della scarsa anzi scarsissima affluenza.
Bisogna diventare più competitivi lavorare di più per far crescere Genova e la Liguria assumendo anche decisioni impopolari e non più rimandabili, solo così il nostro aeroporto potrà diventare una vera realtà imprenditoriale.
Gli amministratori locali colgano la sfida lanciata dal Presidente Napolitano per uscire e superare la crisi rafforzando il Paese e si mettano subito al lavoro per migliorare e sviluppare Genova e la Liguria: senza investimenti, senza crescita, senza politica industriale, senza turismo non si può mantenere in vita un aeroporto.
Ognuno faccia la sua parte in maniera seria, accantoniamo surreali ipotesi di centri commerciali mascherati da stadi, e lavoriamo tutti per il rilancio dei nostri territori e del nostro aeroporto. Se se ne ha la capacità.
*capogruppo Forza Italia
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