In volo per l’Europa con Rossi e Cassano «L’Italia non sciopera»

Nelle isole Far Oer, lassù in cima all’Atlantico del Nord tra la Scozia e la Norvegia («un posto magico», lo definisce Prandelli), l’Italia accompagnata da 25 tifosi - tra questi la compagna del ct - prova a prendere il volo per l’Europeo. Per cautela e non certo per presunzione, lo staff della Nazionale ha già trovato in Polonia la sede del ritiro. «La qualificazione è lì a portata di mano, vogliamo chiudere la pratica in queste due partite», il messaggio del ct. Che non ammette distrazioni («attenti al loro entusiasmo, il rischio della partita con le Far Oer è abbiamo tutto da perdere») e alla tredicesima sfida sulla panchina azzurra, cerca la continuità non cambiando per la prima volta l’undici di partenza rispetto alla sfida precedente. Spazio dunque alla coppia Cassano-Rossi in attacco, molto movimento e pochi punti di riferimento per gli avversari, alla difesa collaudata con il sempre presente Chiellini e al Montolivo trequartista promosso a Bari contro la Spagna.
Al gruppo della Nazionale, che ieri ha festeggiato Nocerino neo milanista, tocca l’ingrato compito di riconciliare i tifosi con il pallone dopo lo stop della serie A nell’ultimo weekend. «Tutta l’Italia ha voglia di calcio giocato, noi possiamo cancellare quello che è stato, abbiamo una responsabilità in più. E comunque la nazionale non sciopera, non deve mai farlo», dice ancora Prandelli nella pancia dell’angusto stadio Torsvollur. Dove gli azzurri sbarcarono 4 anni fa come dei marziani scesi sulla terra. Una terra ventosa, piovosa e fredda (ieri otto gradi durante l’allenamento azzurro) nella quale Buffon prese gol da tale Rogvi Jacobsen, un carpentiere idolo nazionale dell’«isola delle pecore», oggi 33enne e vecchio per usare ancora gli scarpini.
E a ricordare un po’ di morale ai professionisti iperpagati del nostro pallone ci sono i calciatori delle Far Oer: due soli professionisti, il capitano Benjaminsen (che non ha comunque abbandonato la sua professione di carpentiere) e Holst, sette talenti da esportazione (come la riserva del Newcastle Hansen) e tanti dilettanti che giocano per 1.500 euro al mese e arrotondare lo stipendio.


Stipendio che non è certo il problema di Balotelli, che da giocatore chiave della nazionale prandelliana, sta pian piano diventando una sorta di intruso nel progetto. «Volete sapere se Balotelli entrerà in campo? Non ho ancora deciso la composizione della panchina», la risposta spiazzante del ct. Lo manderà in tribuna?

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