Williams ricicla lo spione della McLaren

Ha spiato ed espiato, ma la sgradevolezza della vicenda resta in tutta la sua portata. Anche se gli anni trascorsi dai noti fattacci sono quattro e la squalifica di due è stata scontata. Mike Coughlan, l’ex direttore tecnico della McLaren pizzicato a inizio estate 2007 con settecento pagine di disegni e progetti Ferrari torna di nuovo in F1. Di nuovo perché questo cinquantaduenne inglese ci aveva già provato, per la verità in modo zingaresco, aderendo a inizio 2010 al progetto del primo team F1 serbo, la Stefan Gp, avventura poi finita in nulla visto che la Fia non aveva concesso il posto in griglia.
Ora l’ingegnere che insieme all’ex coordinatore dei meccanici Ferrari, Nigel Stepney, scatenò la spystory tra McLaren e la Rossa, ci riprova entrando da una porta più nobile o nobilmente decaduta: la Williams F1. Fra poche settimane sarà a capo del reparto tecnico al posto del trombato Sam Michael e dell’altro trombato l’aerodinamico Tomlinson. Troppo deludenti gli ultimi anni. Sir Frank, che a fine stagione dovrà salutare anche il suo socio di sempre che ha deciso per la pensione, Patrick Head, ha pensato che non era più tempo d’attendere e l’ad del team, Adam Parr, ha eseguito.
Ha spiato ed espiato ma è inevitabile che d’ora in poi sarà un festival di battute sulle mosse dell’ingegnere. La Williams ha comunicato che Coughlan avrà come primo compito quello di lavorare alla monoposto del 2012 e prevedendo l’ondata di sorrisini sul tema, lo stesso Parr ha messo le mani avanti: «La mia visione è semplice: se sbagli vieni punito, quindi sconti la sanzione e poi ti assumi la responsabilità delle azioni commesse. Tutti hanno diritto di voltare pagine e non sarebbe giusto trasformare una squalifica di due anni in un ergastolo».
Parole condivisibili, quest’ultime, e infatti rifarsi una vita professionale nei motori era sacrosanto per Coughlan. Meno sacrosanto rifarsela in F1. Troppo grave e troppo stupido quanto combinato.

Ricordiamoci che i piloti Williams siaffideranno a un signore che pensò bene di copiare i segreti Ferrari consegnandoli a un negozio di paese dicendo passo dopo a ritiarli. Se poi vogliamo metterla sul piano dello show, tipo ali mobili e altre diavolerie, allora è una scelta vincente. Tutto purché si parli di F1.

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