Laura Verlicchi
da Milano
Nuovo capitolo per la dynasty dei Marzotto. Ancora una volta - come tre anni fa quando la storica famiglia di Valdagno si è divisa per la prima volta, con luscita di scena del conte Pietro - loggetto del contendere è Zignago, lazienda attiva nel vino e nel vetro, che rappresenta in un certo senso la «cassaforte» di casa Marzotto. Ieri è arrivato lannuncio dello scioglimento della cordata, guidata dal presidente di Zignago (e di Marzotto) Antonio Favrin che, insieme a una parte della famiglia, aveva lanciato lOpa sulla società a 18 euro per azione.
La fine del patto - che complessivamente raccoglieva, attraverso una società-veicolo, il 37,15% di Industrie Zignago Santa Margherita ed era stato siglato il 23 maggio scorso - lascia campo libero alla contro-Opa lanciata, a 18,6 euro per azione, dallaltra metà della famiglia: i quattro nipoti di Pietro Marzotto - Gaetano, Stefano, Luca e Nicolò - che, insieme al cugino Marco Donà dalle Rose, hanno acquistato una quota dello zio, attraverso la società Zi.Fi, e sono saliti al 48,3% di Zignago. E adesso per loro il 51% - quindi il controllo della società - sembra essere a portata di mano.
Ciascuno degli ex «pattisti» - oltre ad Antonio Favrin, Andrea, Rosanna e Isabella Donà dalle Rose, Umberto, Matteo, Vittorio Emanuele, Diamante, Paola Marzotto e la società Trenora - è ora infatti libero di decidere se aderire o meno allunica Opa rimasta in campo (il titolo, intanto, è rimasto stabile con meno 0,08 a 18,636 euro).
Proprio «a seguito della decisione di altri azionisti di Zignago di consolidare la propria partecipazione nella società e di lanciare unopa obbligatoria a 18,6 euro» - scrivono in una nota gli ex pattisti - è stato deciso di comune accordo di sciogliere laccordo quadro. Dal canto loro, i promotori della contro-Opa proclamano che il loro intento è la «difesa di una strategia di valorizzazione industriale di Zignago».
Se i toni ufficiali sono dunque quelli della distensione, le divisioni restano. Daltra parte, come ha detto lo stesso Favrin in occasione dello spin-off di Marzotto che ha portato alla quotazione di Valentino, «Quando si arriva alla terza o quarta generazione, la famiglia è un concetto vago». E per la famiglia di Valdagno siamo ormai alla sesta generazione. Ad essa appartengono, infatti, i quattro fratelli Donà dalle Rose (che però si sono divisi, tre da una parte con Antonio Favrin, laltro, Marco, si è schierato con i cugini), figli di Italia Marzotto, e Gaetano Marzotto con i suoi fratelli, figli di Vittorio Emanuele. Questultimo (oggi scomparso) era il fratello di quei Pietro e Paolo Marzotto che hanno dato il via alla grande divisione. Era lottobre 2002 e lassemblea della Zignago era stata convocata per decidere in merito a unOpa su Marzotto.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.