Esercito Cinese

In Cina, nelle strade di Pechino, è comparsa una colonna di veicoli non identificati. La scena è stata immortalata in una clip postata sui social network. Nel video si nota che ciascun mezzo è coperto da un'enorme struttura a forma di scatola. Impossibile sapere cosa nascondessero i bizzarri carapaci. Secondo alcuni analisti la finalità potrebbe essere militare, in un presunto tentativo volto a tenere alla larga da occhi indiscreti un nuovo tipo di carro armato o un altro veicolo blindato non ancora presentato. Ecco tutto quello che sappiamo.

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I "veicoli mascherati" avvistati nelle strade di Pechino

Nei giorni scorsi l'emittente statale cinese Cctv ha mandato in onda un video molto particolare. La protagonista della clip? Una nuova bomba oscurante alla grafite in grado di mettere fuori uso le centrali elettriche nemiche e causare una "totale perdita di elettricità" in un'area mirata. Nel filmato animato si vede l'arma lanciata da un veicolo terrestre prima di espellere una novantina di submunizioni cilindriche che rimbalzavano all'impatto per poi esplodere a mezz'aria, disperdendo filamenti di carbonio trattati chimicamente e progettati per mandare in tilt l'alta tensione delle infrastrutture energetiche rivali. Il canale ha fatto sapere che la bomba mira a interrompere i sistemi di comando e controllo del nemico innescando interruzioni di corrente su larga scala su un'area di almeno 10.000 metri quadrati.

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Come funziona la nuova bomba oscurante cinese

Spuntano nuove immagini del misterioso J-36, il jet stealth cinese in fase di sviluppo e test. Le ultime clip e foto diffuse sui social network d'oltre Muraglia lo hanno immortalato per la prima volta in posizione frontale consentendo agli analisti di ottenere qualche informazione in più. Gli screen confermano la presenza di un tettuccio a bolla ampio e largo; sotto dovrebbero esserci spazio per due membri dell'equipaggio, seduti fianco a fianco, in modo simile alla disposizione dell'F-111 e del Su-34. Si nota anche una vista della presa d'aria dorsale del velivolo trimotore, insieme alla sua "gobba" di ingresso supersonico senza deviatore (DSI).

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Il nuovo video del misterioso jet cinese J-36 in volo

Il conto alla rovescia è iniziato. La nave porta droni cinese Jiu Tian decollerà per la sua prima missione entro la fine di giugno, gettando le basi per l'espansione della portata operativa delle forze aeree cinesi nei combattimenti aerei effettuati con i velivoli senza pilota. I media del Dragone hanno parlato di un "lancio imminente" e persino la Cctv, l'emittente nazionale di riferimento del Paese, ha confermato l'operazione. Da quanto fin qui emerso questo dovrebbe coincidere con il primo di una lunga serie di test prima che l'Uav "nave madre drone" venga impiegata dall'Esercito Popolare di Liberazione (PLA) cinese. Ma di cosa stiamo parlando? Jiu Tian è un veicolo aereo senza pilota (UAV, appunto) ad altissima quota e a lungo raggio che ha debuttato a novembre al principale salone aeronautico cinese di Zhuhai.

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Come funziona la nave porta droni cinese Jiu Tian

Il video è andato in onda poche ore dopo che il Pakistan ha affermato di aver usato proprio i missili PL-15E per abbattere cinque aerei da combattimento indiani. La Cctv, ha sottolineato il South China Morning Post, ha trasmesso per la prima volta il filmato a luglio dello scorso anno. La sua ripubblicazione, giovedì, è stata interpretata sui social media cinesi come un'indicazione che la linea di produzione missilistica aveva raggiunto bassi costi e un'elevata capacità, probabilmente a indicare l'intenzione di rafforzarsi ulteriormente. La clip ha messo in evidenza il PL-15E, una versione da esportazione del missile aria-aria PL-15 progettato per ingaggi a lungo raggio, mostrando bracci robotici eseguire senza problemi attività come l'installazione di componenti, la saldatura e i controlli di qualità degli armamenti. Gli esperti interpellati nel video hanno affermato che il passaggio della Cina alla "produzione intelligente" ha consentito una produzione senza personale 24 ore su 24, con sistemi in grado di adattarsi a diverse varianti di missili per accelerare la produzione e ridurre i costi.

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La Cina rafforza la produzione dei suoi missili PL-15

Nelle ultime ore la China Central Television (Cctv), ossia l'emittente statale cinese, ha analizzato a fondo il sistema di lancio di jet in azione sulla portaerei più avanzata della Cina: la Fujian, colosso dei mari che dovrebbe essere ufficialmente entrare in servizio entro la fine dell'anno corrente. Ebbene, in un filmato diventato virale sui social d'oltre Muraglia vediamo in azione il sistema di catapulta elettromagnetica con la vista di un velivolo non identificato che sfreccia sul ponte della nave da guerra. Perché questo video è importante? Semplice: perché fa evaporare come neve al sole le speculazioni in merito al fatto che la Fujian sarebbe stata pronta per la fine del 2025, sottolineando invece la complessità della citata tecnologia e lasciando intendere che il sistema avrebbe richiesto ulteriori prove in mare.

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Ecco come funziona la nuova portaerei della Cina

Pesa meno di un chilogrammo. È simile a una borraccia termica ma non è un oggetto per un uso quotidiano. Al contrario è l'ultimo micro-drone progetto dalla Cina e che dovrebbe presto essere al servizio dell'Esercito Popolare di Liberazione (PLA). Il nuovo Uav del Dragone, scrivono i media cinesi, è in grado di trasportare fino al doppio del suo peso grazie al sistema a doppio rotore coassiale. È dotato di un processore neurale integrato che utilizza l'intelligenza artificiale per il puntamento, consentendo a un singolo operatore di controllare più droni contemporaneamente. Il drone in questione, definito "il primo del suo genere", è silenzioso e dotato di rotori pieghevoli e vani di carico modulari, che gli consentono di supportare missioni di ricognizione e di attacco. Può essere armato, ha scritto il portale Defence Post, con un massimo di tre granate e lanciato da un lanciagranate da 35 mm per un decollo più rapido e una maggiore gittata. Il South China Morning Post ha fatto sapere che lo sviluppo dell'Uav sostiene il piano di Pechino di "acquisire un vantaggio iniziale nella guerra intelligente".

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Il nuovo mini drone della Cina in azione

Lo scorso 4 aprile, nella provincia di Liaoning, è invece emersa una nitida foto del caccia stealth della Shenyang Aircraft Corporation (SAC), denominato ufficiosamente J-50, seguita da video che lo ritraggono in volo. Fino a questo momento ci sono state poche segnalazioni del J-50, dalla sua prima apparizione in una clip piuttosto sfuocata a dicembre, quindi gli ultimi avvistamenti hanno fornito agli osservatori maggiori dettagli sul misterioso velivolo.

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Cina, avvistato in volo il misterioso caccia J-50

Sui social cinesi è spuntato un nuovo video con protagonista il super caccia stealth senza coda J-36. Il filmato in questione, a differenza degli altri fin qui condivisi, offre finalmente un'eccellente visuale che consente di osservare il misterioso mezzo presumibilmente ancora in fase di svilppo. Nella clip si vede il jet trimotore in avvicinamento finale per l'atterraggio presso l'aeroporto della fabbrica del suo produttore, la Chengdu Aircraft Corporation (CAC), nella provincia del Sichuan, nella Cina sud-occidentale. Non c'è alcuna certezza sulla data delle riprese: non sappiamo quindi a quando risalga il video mentre sembrerebbe esser stata confermata la location dell'aeroporto della CAC, dove lo scorso dicembre il velivolo era stato avvistato per la prima volta.

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Il video che mostra l'atterraggio del nuovo caccia stealth cinese J-36

Nuovo avvistamento in volo per il misterioso caccia stealth senza coda della Cina. Nelle scorse ore alcuni filmati hanno immortalato il J-36 (nome ufficioso) per la seconda volta in azione dopo il battesimo di fuoco avvenuto lo scorso dicembre. Cosa sappiamo dell'ultimo jolly di Pechino? Che è stato costruito dalla Chengdu Aircraft Corporation, e che lo stabilimento dell'omonima azienda presenta un rifugio in grado di contenere la grande apertura alare dell'aereo, consentendogli di essere preparato per il volo ed effettuare i controlli finali con un tempo minimo di esposizione a spettatori e satelliti.

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Il secondo volo del nuovo caccia stealth cinese J-36
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