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Grave infortunio per Sofia Goggia in allenamento: confermata frattura di tibia e perone

La sciatrice azzurra è scivolata in allenamento a Temù (Brescia) dove stava preparando i prossimi appuntamenti di Coppa del Mondo. La sua stagione è già finita

Grave infortunio per Sofia Goggia in allenamento: confermata frattura di tibia e perone

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Grave infortunio per Sofia Goggia in allenamento: si teme frattura di tibia e perone

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Stagione finita per Sofia Goggia. La 31enne campionessa azzurra si è infortunata nel corso di un allenamento a Temù, in provincia di Brescia, sulle piste Pontedilegno-Tonale. Le prime informazioni, poi confermate, parlano di frattura di tibia e perone. Sofia era impegnata in un allenamento tecnico in vista della prova di gigante a Soldeu (Andorra) nel prossimo fine settimana.

"Sofia Goggia è caduta nel corso di un allenamento di gigante che si teneva sulla pista Casola di Pontedilegno, inforcando con la gamba destra in una porta che girava verso destra. Al momento è presto per una diagnosi precisa - fanno sapere fonti della Federsci - Goggia si recherà a Milano per approfonditi controlli medici".

La sciatrice ha sentito un dolore alla caviglia, senza però acutizzarsi come in passato, tanto da riuscire anche a togliere lo scarpone dall'articolazione interessata. I primi soccorsi hanno provveduto ad immobilizzarle la gamba infortunata. Poi il trasporto a Milano in elicottero per essere sottoposta ai primi esami, sotto la supervisione del responsabile medico Fisi, Andrea Panzeri.

La regina della velocità è stata sottoposta presso la Clinica La Madonnina di Milano ad una TAC e a una risonanza magnetica che hanno evidenziato una frattura della tibia e del malleolo tibiale della gamba destra, le quali saranno ridotte chirurgicamente nel corso del pomeriggio. L’operazione verrà effettuata dal dottor Andrea Panzeri, Presidente della Commissione Medica FISI, in collaborazione con il dottor Riccardo Accetta, responsabile dell’UO di Traumatologia dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio.

L'intervento è perfettamente riuscito, all'atleta è stata applicata una placca con sette viti e osserverà un periodo di riposo e scarico di circa 40 giorni, per poi cominciare la parte più attiva della fisioterapia, che avrà comunque inizio sin dai prossimi giorni. Lo fa sapere la Fisi.

"Un altro infortunio che interrompe la mia rincorsa ad una nuova Coppa del mondo di discesa - ha dichiarato la sfortunata campionessa bergamasca prima di entrare in sala operatoria -, ma anche stavolta saprò rialzarmi".

Andrea Panzeri, il medico che ha operato Sofia Goggia in diretta a Sky Sport: "L’intervento è andato bene. Oggi Sofia mi ha chiamato direttamente dalle piste, abbiamo fatto subito tac e radiografia che hanno evidenziato una frattura di pilone tibiale con interessamento anche del malleolo. Siamo andati in sala operatoria, l'intervento è andato bene, le abbiamo applicato una placca con sette viti. Ora Sofia dovrà affrontare l'ennesimo percorso per recuperare, ma è forte e riuscirà a farlo alla grande". E sui tempi di recupero: "Ovviamente la stagione è finita, la rivedremo in pista all’inizio della prossima. In questi 40 giorni non potrà appoggiare il piede per terra, ma inizierà una lenta fisioterapia. Ci vogliono pazienza e forza. É difficile stimare il recupero, tra qualche mese potrà rimettere gli sci ai piedi". Come sta a livello morale? "Ai tifosi diciamo che tornerà, di testa è arrivata più consapevole di essersi fatta male. Non ha avuto un crollo psicologico come quello prima delle Olimpiadi. L’ho vista arrabbiata ma tranquilla, non ha mai mollato un secondo".

La sciatrice bergamasca (24 vittorie in Coppa del Mondo) in questa stagione aveva raccolto sei podi (due successi, nel SuperG a St.Moritz e nella libera di Altenmarkt) ed era al comando della Coppa del Mondo di discesa e quinta in quella generale. Nell'ultima gara disputata, il gigante di Plan de Corones, aveva ottenuto un significativo quinto posto, tornando in top 5 tra le porte larghe dopo oltre sei anni. Insomma una botta tremenda che proprio non ci voleva.

La maledizione degli infortuni

L'ennesimo grave infortunio per l'azzurra che rischia ora di compromettere la propria rincorsa verso i Mondiali 2025 e le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, ultimi traguardi per una carriera sempre al limite, caratterizzata da grandi successi, ma anche terribili cadute. Ma la caduta di oggi è solo l'ultima di una lunga serie.

Il primo incidente risale appunto a 14 anni fa, quando la campionessa italiana deve ancora compiere 15 anni: rottura del legamento crociato e del menisco del ginocchio destro. Un anno dopo si rompe l'altro menisco del ginocchio destro. Il conto con la sfortuna non è ancora chiuso per la sciatrice bergamasca: nel febbraio del 2011 ad Altenmarkt riporta un trauma cranico e un infortunio muscolare.

Nel 2012 ancora uno stop traumatico. Ad Andalo si rompe ancora il crociato e il menisco del ginocchio destro mentre partecipa al gigante di Coppa Europa. Nel 2013 a Lake Louise in discesa di Coppa del Mondo si rompe il crociato e i due menischi del ginocchio sinistro. Si apre un periodo senza infortuni che dura cinque anni. Ed è il periodo di tanti successi che culminano con l'oro olimpico nel 2018 a PyeongChang.

A fine 2018, a ottobre, ad Hintertux in Austria si frattura il malleolo peroneale destro per una caduta in allenamento. Il 9 febbraio 2020 a Garmisch si frattura il radio del braccio sinistro. E sempre a Garmisch nel 2021 si rompe ancora una volta il ginocchio mentre sta percorrendo una pista turistica a gara annullata: stavolta è una frattura composta del piatto tibiale laterale.

A Cortina il 23 gennaio 2022 riporta una microfrattura al perone, una distorsione al ginocchio sinistro e la lesione del legamento crociato.

Dopo un recupero record di 23 giorni conquista un incredibile argento olimpico a Yanqing in Cina.

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