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"Mi avete salvato la vita". Le prime parole di Chico Forti

La testimonianza del deputato meloniano Andrea Di Giuseppe: “Era preoccupato, non sapeva niente del trasferimento. Il caso l’ha gestito Giorgia Meloni in prima persona”

Le prime parole di Chico Forti: "Mi avete salvato la vita"

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“Mi avete salvato la vita”: è grande la gratitudine di Chico Forti nei confronti di chi ha permesso il suo ritorno nel suo Paese. In visita negli Stati Uniti per una serie di incontri in vista del G7, il premier Giorgia Meloni ha annunciato – a sorpresa – il trasferimento in Italia del trentino condannato all'ergastolo per l'omicidio di Dale Pike, trovato assassinato il 15 febbraio 1998 sulla spiaggia di Sewer Beach, per il quale lui si è sempre dichiarato innocente. Una gioia impossibile da celare, come testimoniato dal deputato meloniano Andrea Di Giuseppe, eletto nella circoscrizione Usa per Fratelli d'Italia.

Residente a Miami da ventitre anni, Di Giuseppe ha seguito da vicino il dossier Chico Forti e ai microfoni di LaPresse ha confermato:"Proprio ieri ho parlato con Chico e mi ha detto: 'Mi avete salvato la vita’". Il parlamentare meloniano ha aggiunto: "Non so nemmeno come abbia fatto a sopravvivere tutto questo tempo in un carcere di massima sicurezza”. Come ricostruito da Di Giuseppe, ieri Chico Forti è stato chiamato negli uffici del carcere ed era persino preoccupato: “Non sapeva che in linea c'era la presidente del Consiglio che gli dava la notizia dell'ok al trasferimento. Tecnicamente adesso la politica è fuori. Ora ci sono i tempi della procedura, direi che nel giro di un mese Chico potrebbe fare ritorno in Italia”.

Travolto dalla notizia attesa per troppi anni, Chico Forti ha ringraziato il premier per il lavoro diplomatico svolto. Di Giuseppe ha confermato che il caso è stato gestito in prima persona proprio da Meloni: “Un fatto inusuale, ma è andata così”. Sin dal suo insediamento, il governo ha dedicato grande attenzione al dossier del detenuto trentino: “Una settimana dopo essere stato eletto sono andato a trovare Chico. Fin dal primo incontro gli ho detto che ci saremmo mossi per risolvere la situazione. Assieme ad altri, mi riferisco a Andrea e Veronica Bocelli, abbiamo messo a fattore comune assieme agli avvocati conoscenze e tecnicismi per arrivare a riportare a casa Chico”.

"Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto. E ora lo aspettiamo in Italia”, ha spiegato Meloni. Per il rientro di Chico Forti serviranno settimane, al massimo un paio di mesi. Come spiegato da fonti qualificate, ci sono delle procedure tecniche non comprimibili, ma Farnesina e Giustizia proveranno ad accelerare i tempi per quanto di loro competenza. Le procedure per l'estradizione del cittadino italiano prevedono diversi passaggi. In primis, dopo aver ricevuto l’ordine dal governatore della Florida, Ron DeSantis, Chico Forti verrà trasferito dal carcere statale dove si trova in un penitenziario federale. Poi il dossier passerà al dipartimento di Giustizia, che a sua volta trasmetterà a via Arenula la sentenza tradotta e la documentazione prevista che indicherà la possibilità del trasferimento. Il dicastero di Carlo Nordio girerà la documentazione all’autorità giudiziaria, che a sua volta dovrà riconoscere la sentenza e metterla in esecuzione.

Solo a quel punto verrà organizzato il trasferimento di Chico Forti in Italia, dove dovrà scontare l’ergastolo.

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