Cronaca locale

"Case popolari, la giunta Pisapia apre le porte a nomadi e abusivi"

Il Comune annuncia l’assegnazione di ventuno alloggi fuori dalle graduatorie, destinati a famiglie sfrattate o in difficoltà che non possono accedere alle liste d’attesa. Ma da Lega e Pdl infiamma la polemica: "Così avranno una corsia preferenziale i rom dei campi da sgomberare e gli occupanti abusivi"

"Case popolari, la giunta Pisapia apre le porte a nomadi e abusivi"

Il Comune annuncia l’assegnazione di ventuno alloggi fuori dalle graduatorie, destinati a famiglie sfrattate o in difficoltà che non possono accedere alle liste d’attesa. Ma da Lega e Pdl infiamma la polemica: «Così avranno una corsia preferenziale i rom dei campi da sgomberare e gli occupanti abusivi».
Il Comune annuncia che metterà a disposizione 21 nuovi alloggi «per ospitare per brevi periodi famiglie sfrattate o in difficoltà economiche». Si tratta di appartamenti che sono stati ceduti da privati all’amministrazione come scomputo da oneri di urbanizzazione, si trovano in via Antonini, via Celio e viale Ortles e Palazzo Marino spiega che in pratica verranno messi a disposizione di famiglie sfrattate per morosita ma che non hanno i requisiti economici per accedere alle liste d’attesa o altre situazioni di crisi. Gli alloggi verranno affidati «a un gestore sociale». Con una nota l’assessore alla Casa Lucia Castellano anticipa anche che a settembre verrà lanciato un bando per trovare uno sponsor che si occupi degli arredi visto che al momento sono vuoti. Ma non si fa attendere la polemica del centrodestra, che non si lascia convincere facilmente dal buon fine della giunta arancione. Il gestore sociale delle abitazioni pubbliche esiste già e si chiama Aler - puntualizza il consigliere comunale della Lega Alessandro Morelli -. Le 20mila famiglie in attesa di una casa popolare sappiano che la giunta Pisapia intende promuovere un “sistema parallelo“ di assegnazione delle residenze che esuli dalle leggi regionali. La cessione ad enti terzi di case pubbliche deve essere l’eccezione e non la regola che permette a Pisapia di infilare chi vuole lui negli appartamenti comunali. Pensi a ristrutturare gli alloggi vuoti e fatiscenti, poi ci sarà posto anche per quelli che lui ritiene più importanti, ahimè non i milanesi». Polemico anche il consigliere Pdl Riccardo De Corato: «Con questo metodo verranno date case del Comune a chi occupa abusivamente gli alloggi popolari e ai nomadi, che sono fuori da qualsiasi tipo di graduatoria. Così aumenterà il rischio di abusivismo e morosità».

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