Cronaca internazionale

"Lo incontravano dopo la condanna". L'agenda di Epstein fa tremare la sinistra Usa

Nei documenti in cui il finanziere-pedofilo annotava i propri incontri spuntano i nomi di alcuni funzionari e vip americani vicini all'area progressista

"Lo incontravano dopo la condanna". L'agenda di Epstein fa tremare la sinistra Usa

Le memorie di Jeffrey Epstein, l'ormai defunto finanziere condannato per pedofilia, fanno ancora tremare l'establishment americano. E ora, in particolare, la sinistra a stelle e strisce. In una serie di documenti inediti in cui il criminale "sex offender" annotava i propri appuntamenti, compaiono infatti i nomi di alcuni funzionari dell'apparato statunitense e di personaggi vicini all'area progressista. Lo si apprende dal Wall Street Journal, che ha visionato migliaia di pagine di email e di materiali dal 2013 al 2017, ovvero del periodo in cui l'imprenditore finanziario era già al centro di accuse, inchieste e condanne per reati sessuali.

In particolare, secondo quanto rivela il quotidiano statunitense, tra i vip americani presenti nelle carte di Epstein compaiono il capo della Cia William Burns, l'ex consigliera della Casa Bianca di Obama Kathryn Ruemmler, il presidente del Bard College, Leon Botstein, e il grande intellettuale della sinistra radicale americana, Noam Chomsky. Le rivelazioni apparse sulla stampa a stelle e strisce hanno riaperto il dibattito sulle frequentazioni e le eventuali coperture del finanziere, morto in carcere a New York nel 2019 in circostanze da molti ritenute sospette. Secondo i documenti, Burns, capo della Cia dal 2021 apprezzato da Joe Biden, aveva in programma tre incontri con Epstein nel 2014, quando era vicesegretario di Stato. I due - secondo le carte - si incontrarono per la prima volta a Washington, poi Burns visitò la residenza di Epstein a Manhattan.

L'esponente dei democrats Ruemmler avrebbe invece avuto dozzine di incontri con Epstein dopo aver lavorato come consigliere legale della Casa Bianca sotto il presidente Obama e prima di diventare uno dei principali avvocati di Goldman Sachs Group, nel 2020. I documenti riferiscono che Epstein aveva anche pianificato che nel 2015 lei si unisse a un viaggio a Parigi e a una visita nella sua isola privata ai Caraibi, nel 2017. Botstein invece invitò al campus del suo college d'ispirazione progressista (finanziato anche da Soros) proprio Epstein, che portò un gruppo di giovani donne. Chomsky, professore, scrittore e attivista della sinistra radicale, avrebbe dovuto volare con Epstein per cenare nella sua residenza a Manhattan nel 2015.

I documenti non rivelano lo scopo della maggior parte degli incontri e il Wall Street Journal non ha potuto verificare se tutte le riunioni programmate si sono poi svolte. Ma l'imbarazzo resta, anche perché la sinistra aveva sempre usato il nome di Epstein come clava contro Donald Trump (i due erano infatti amici). La maggior parte delle persone citate nelle carte ha spiegato al quotidiano di aver incontrato Epstein per motivi legati alla sua ricchezza e ai suoi contatti; molti hanno sostenuto che pensavano avesse già scontato la sua pena e fosse stato riabilitato. E così sono iniziate le precisazioni per arginare le possibili polemiche.

Burns ha incontrato Epstein circa un decennio fa mentre si preparava a lasciare il servizio governativo, ha riferito la portavoce della Cia Tammy Kupperman Thorp. "Il direttore non sapeva nulla di lui, a parte il fatto che è stato presentato come esperto nel settore dei servizi finanziari e ha offerto consigli generali per il passaggio al settore privato", ha aggiunto il funzionario, garantendo che "non avevano alcuna relazione".

Da parte sua, Botstein ha sostenuto che stava cercando di convincere Epstein a fare donazioni al suo college, mentre Chomsky ha assicurato che lui ed Epstein hanno discusso solo di argomenti politici e accademici.

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