Cronaca locale

"Sono malato", ma fa l'idraulico. Il furbetto al Ministero

L'uomo, un 60enne originario di Napoli, è stato condannato a restituire 10mila euro, ovvero tutti i soldi guadagnati con il secondo lavoro non autorizzato

"Sono malato", ma fa l'idraulico. Il furbetto al Ministero

Al datore di lavoro, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, diceva di essere malato e invece aveva una seconda occupazione: quella di idraulico. Anche per il ministero dell'Economia e delle finanze l'uomo, un 60enne di origini napoletane, in teoria avrebbe dovuto essere malato. Peccato però che in realtà stava benissimo, abbastanza da lavorare durante la finta malattia come termoidraulico esperto, tanto per arrotondare il suo stipendio abituale. Adesso però il furbetto, dipendente appunto del Mef, dovrà ridare tutti i soldi che ha acquisito illegalmente nel tempo grazie al suo secondo lavoro. A prendere la decisione sono stati i giudici della sezione giurisdizionale del Lazio della Corte dei Conti.

La truffa

Come riportato da Repubblica, il gran lavoratore è stato infatti condannato a ridare circa 10 mila euro al ministero, ovvero i soldi guadagnati illegalmente. Secondo quanto ricostruito dai giudici di viale Mazzini e dai militari della guardia di finanza, il 60enne, che nel 2021 era già finito a processo per truffa per lo stesso motivo, "pur se assente dal servizio per malattia" si sarebbe allontanato in diverse occasioni dalla propria abitazione per poter svolgere l'attività di termoidraulico. Il fatto non sarebbe stato occasionale, ma piuttosto ben calcolato e abituale.

Alla fine l'impiegato aveva un doppio lavoro, svolto "senza autorizzazione ministeriale, anche dichiarando falsamente la propria presenza in servizio". Da quanto emerso la truffa sarebbe andata per ben tre anni, dal 2015 al 2018. Il dipendente avrebbe guadagnato circa 3mila euro nel periodo in cui sarebbe invece dovuto essere a letto malato e febbricitante. I restanti 7mila euro sarebbero invece il guadagno dell'attività lavorativa non autorizzata.

Il periodo sotto accusa

Dal 2015 il 60enne risultava socio di una impresa privata e avrebbe "svolto in modo continuativo attività di termoidraulico per un lungo periodo di tempo, limitandosi ad ottenere l'autorizzazione dell'Amministrazione di appartenenza solo per il periodo compreso tra il 1° febbraio 2018 ed il 31 agosto 2018". Non per il numero di giorni restanti nei quali il dipendente è stato trovato a svolgere il secondo lavoro. A questo punto è arrivata la condanna da parte della Corte dei Conti al risarcimento.

Non è comunque la prima volta che viene attuata una truffa del genere. Nel 2019 un dipendente pubblico dell'Enac, l'Ente nazionale per l'aviazione civile, si era dato malato e in realtà lavorava come guida turistica. In quella occasione i finanzieri avevano seguito e fotografato il suo furgoncino dimostrando in quel modo la condotta fraudolenta che l'uomo aveva avuto nei confronti della pubblica amministrazione.

Comew se non bastasse pubblicizzava anche la sua agenzia turistica sui social, dove vendeva pacchetti turistici molto interessanti.

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