Cronaca locale

Figlio promosso, genitori fanno ricorso al Tar per chiedere bocciatura: il caso a Trento

Il ragazzino ha avuto dei problemi di salute che gli hanno impedito di frequentare con serenità l'ultimo anno scolastico, ecco perché i suoi genitori hanno chiesto che non venga promosso

Figlio promosso, genitori fanno ricorso al Tar per chiedere la bocciatura: il caso a Trento

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Figlio promosso, genitori fanno ricorso al Tar per chiedere la bocciatura: il caso a Trento

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Dopo i ricorsi dei genitori che non accettano la bocciatura del proprio figlio al termine della scuola, arriva un incredibile caso da Trento, dove i familiari di un ragazzino hanno fatto ricorso al Tar non per richiedere una promozione, bensì per annullarla. Un caso che colpisce per la sua singolarità, ma che trae le sue ragioni dalla sincera preoccupazione di una coppia di genitori che, avendo a cuore l'istruzione del proprio figlio, ha ritenuto più opportuno che questo ripetesse l'anno, avendo fatto molte assenze a scuola per ragioni di salute.

La scelta del ricorso

Secondo quanto riferito da L'Adige, che ha seguito il caso, il ragazzino in questione frequenta le scuole elementari. Purtroppo l'ultimo anno di scuola del piccolo non è stato molto sereno, avendo egli avuto dei seri problemi di salute che gli hanno impedito di frequentare le lezioni in classe insieme ai compagni.

Al termine dell'anno scolastico, gli insegnanti hanno comunque deciso di promuoverlo alla classe successiva, ma i genitori si sono opposti. Va detto che il ragazzino, malgrado i problemi, è comunque riuscito a tenersi in pari con il programma, arrivando anche a ottenere una valutazione positiva. Mamma e papà, però, hanno ritenuto più opportuno aspettare per il passaggio a una nuova classe, sicuramente più impegnativa. La loro idea sarebbe quella di far ripetere l'anno al minore, magari presso un'altra scuola. I genitori si sono mossi cercando di fare il meglio per il loro bambino. Da qui la decisione di fare ricorso al Tar di Trento e chiedere l'annullamento della promozione. Una scelta necessaria, dato che il dirigente scolastico della classe frequentata dal minore non ha voluto convocare un nuovo consiglio.

La delibera del Tar

Lo scorso venerdì è arrivata la decisione del Tribunale amministrativo regionale di Trento. Tenendo in considerazione le argomentazioni dei genitori, che hanno presentato anche una relazione redatta da una psicoterapeuta, i giudici hanno pubblicato un decreto in cui viene accolto il ricorso cautelare e fissata una discussione in sede collegiale, che dovrebbe tenersi alla fine di questo mese.

Il bambino è quindi stato trasferito in un altro istituto, ripetendo l'anno, mentre i magistrati avranno tempo per riunirsi e prendere una decisione.

Secondo il Tar, acconsentendo al ricorso cautelare è stato dato modo al minore di iscriversi alla classe già frequentata, permettendogli così di "intraprendere un nuovo percorso scolastico, ritenuto più confacente alla sua situazione personale".

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