Cronaca locale

Lazio Pride a Latina, prima il sì, poi niente patrocinio del Comune: ecco perché

Dopo un'iniziale ok arrivato anche grazie alla mediazione del cantante Tiziano Ferro, il sindaco ha detto no per i contenuti delle proposte veicolati dagli organizzatori

Lazio Pride a Latina, prima il sì, poi niente patrocinio del Comune: ecco perché

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Dopo un’iniziale, quanto sorprendente apertura al patrocinio al Lazio Pride, il sindaco di Latina Matilde Celentano (Fratelli d’Italia) ha deciso di revocare il sostegno, in particolare a causa di un documento diffuso dagli organizzatori nel quale viene chiesto pieno sostegno alla maternità surrogata. Una vicenda, questa di Latina, che sta avendo una particolare eco in quanto a chiedere di concedere il patrocinio era stato il cantautore Tiziano Ferro.

L’appello di Tiziano Ferro e un primo sì da parte del sindaco

La vicenda ruota attorno alla sfilata del Lazio Pride in programma a Latina il prossimo 8 luglio. Lo scorso 24 giugno, durante il concerto allo stadio Olimpico di Roma, Tiziano Ferro ha indossato sul palco una felpa con scritto Latina e dedicato una canzona alla città in cui è nato. Due giorni dopo il sindaco Matilde Celentano, esponente di Fratelli d’Italia, ha scritto una lettera di ringraziamento a Ferro, invitandolo in Comune. A stretto giro, la popstar ha risposto chiedendo anche che il Comune concedesse il patrocinio al Lazio pride di Latina. Sorprendentemente Matilde Celentano ha annunciato nelle ore successive di voler concedere questo patrocinio: “Caro Tiziano, raccolgo volentieri la sua richiesta e le anticipo che il Comune di Latina concederà il patrocinio al Lazio Pride. Sono una donna, una madre, so cos’è l’amore e nutro un profondo rispetto per i sentimenti, le inclinazioni e le aspettative di chiunque cerchi di affermare la propria personalità e le proprie scelte usando gli strumenti del dialogo, del rispetto reciproco e dell’attenzione verso il prossimo”. Poi un passaggio sulla registrazione dei bambini per le coppie omogenitoriali: “Sappia che sono pronta a fare in questo senso tutto quello che la legge mi consentirà di fare, senza pregiudizi né riserve da parte mia”, ha scritto il sindaco.

Le associazioni del Pride rilanciano e chiedono il sì alla surrogata

L’apertura di Celentano è stata vista come una breccia nel muro dalle associazioni che organizzano i Lazio pride, le quali hanno immediatamente rilanciato chiedendo alla prima cittadina di sostenere la proposta per cambiare la legge che oggi non consente la registrazione di figli per coppie omogenitoriali. Nei documenti promossi dalla manifestazione, poi, c'è anche la questione della maternità surrogata. Allo stesso tempo Celentano s’è trovata coperta dalle critiche in arrivo dalle associazioni pro vita, vicine al centrodestra, che le hanno chiesto di non concedere il patrocinio.

Il sindaco di Latina fa marcia indietro: così niente patrocinio

Alla fine, nella giornata di oggi, a una settimana dalla manifestazione del pride, Matilde Celentano ha scelto di non concedere il patrocinio. Questa la motivazione: “Sono sinceramente amareggiata ed offesa per quel che è accaduto intorno alla manifestazione Lazio Pride, che si terrà a Latina il prossimo 8 luglio. Ad una mia iniziale apertura al dialogo e al confronto con le associazioni, si è risposto con una inaccettabile strumentalizzazione, come avvenuto a livello regionale. Non è possibile condividere l’impianto centrale del documento redatto dagli organizzatori del pride, prima fra tutte la pratica della maternità surrogata, in netto contrasto con la legislazione vigente, con le coscienze di gran parte delle persone e, in particolare, delle donne più fragili. Io sono e vorrò essere il sindaco di tutti ed è, quindi, mio preciso dovere rispettare le leggi dello Stato”.

Poi l’affondo contro gli organizzatori:“Più che avere a cuore i diritti e il dialogo, gli organizzatori di questa manifestazione sembrano interessati alle strumentalizzazioni politiche, alla visibilità e al risalto mediatico, con buona pace della tutela contro le discriminazioni, snaturando così il senso profondo di queste manifestazioni”.

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