Cronaca locale

Milano-Cortina 2026, l’hockey femminile si giocherà nei padiglioni Fiera a Rho

I padiglioni 22 e 24 di Fiera Milano a Rho a ospitare le gare olimpiche oltre a quelle di pattinaggio veloce. Il presidente di Fodazione Fiera Milano, Enrico Pazzali: "Scelta di grande efficienza e sostenibilità che consentirà di ottimizzare costi e migliorare l’esperienza di atleti e spettatori”

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Troppo costoso, niente Palasharp. E così, oltre alla pista di pattinaggio veloce, anche il torneo di hockey femminile e alcune partite di quello maschile dei Giochi invernali olimpici e paralimpici Milano-Cortina 2026 saranno ospitati da Fiera Milano a Rho-Pero. Destinazione i padiglioni 22 e 24 dopo “attente e approfondite analisi comparative - si legge in un comunicato e grazie al lavoro di squadra tra il Comune di Milano, Regione Lombardia, il Comitato organizzatore e con la collaborazione della stessa Fiera”.

Una soluzione che consentirà la dislocazione omogenea di tutti i siti del mondo del ghiaccio, eccezion fatta per il solo curling. La nuova collocazione sostituirà il progetto della Milano Hockey Arena il cui costo era lievitato dagli iniziali 13 milioni di euro ad oltre 30. Questo per i rincari delle materie prime e il fatto che un palazzetto olimpico avrebbe avuto bisogno di due piste e 12 spogliatoi, riducendo così da 8 a 5mila i posti a sedere. E così a rivelarsi vincente è stata ancora, così come per la pista dedicata allo speed skating, la soluzione temporanea.

“La presenza di due venue in Fiera - si legge in un comunicato - permette un oggettivo contenimento dei costi operativi attraverso l’ottimizzazione di una serie di servizi che potranno essere pensati in un’unica area con due sedi di gara”. Inoltre, sottolineano gli organizzatori, nei prossimi giorni, al termine dei lavori propedeutici e in linea con la timeline di progetto, inizierà anche la costruzione del Palaitalia Santa Giulia. Una struttura che, realizzata da investitori privati e con una capienza di 15mila posti, ospiterà la venue di Hockey 1 e che dopo i Giochi sarà utilizzata come area polifunzionale, diventando un’importante eredità lasciata al territorio.
“Siamo soddisfatti della soluzione trovata - assicura il sindaco Giuseppe Sala - Una scelta strategica e di valore che ci consentirà di rispettare i tempi e di proporre agli atleti una venue all’altezza. A ciò si aggiunge la soddisfazione per l’inizio dei lavori del PalaItalia Santa Giulia che saranno quindi terminati per il 2025”.

Di una “scelta di grande efficienza e sostenibilità che consentirà di ottimizzare costi e migliorare l’esperienza di atleti e spettatori” parla Enrico Pazzali, presidente di Fondazione Fiera Milano. “Il progetto è dimostrazione concreta della nostra flessibilità verso le esigenze del territorio e del mercato, specialmente nella gestione di interventi complessi. Fondazione Fiera Milano ha nel proprio dna la capacità di agire e reagire con prontezza sui fronti più diversi”.

Mentre l’altro giorno la presidente del consiglio Giorgia Meloni ha detto che “le Olimpiadi sono una grande occasione per dimostrare ancora una volta al mondo chi siamo” e per ricordarlo “a noi, perché questa è una nazione in cui molti tendono a farsi sopraffare da una sorta di sindrome di Calimero per cui non siamo mai abbastanza.

Voi invece lo sapete che ce la possiamo fare perché c’è un’altra parte della nazione che ogni giorno dimostra, nonostante le difficoltà, quello che vale”.

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