Cronache

Bossetti: il misterioso consulente tecnico voleva farlo confessare?

La vicenda di Massimo Bossetti, in carcere per l'omicidio di Yara Gambirasio, si tinge di un nuovo episodio dai tratti oscuri, la corte europea ha rifiutato il ricorso contro la condanna all'ergastolo dell'ex muratore di Mapello

Bossetti: il misterioso consulente tecnico voleva farlo confessare?

Massimo Bossetti avrebbe recentemente incontrato un misterioso consulente tecnico, il quale gli avrebbe proposto una nuova strategia difensiva. Lo sconosciuto professionista, presentatosi presso il carcere di Bollate (Milano) avrebbe esordito in questo modo una volta dinanzi all'ex muratore di Mapello, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Yara Gambirasio: "Buongiorno, sono Cesare Marini, un consulente tecnico che collabora con la Procura di Brescia. Ho la possibilità di aiutarla con nuove perizie che possono definitivamente scagiornarla dall'accusa di aver ucciso Yara Gambirasio, a meno che non si decida a confessare. Che ne dice?".

Lo strano episodio si sarebbe verificato alcune settimane fa e avrebbe avuto come unico testimone proprio Massimo Bossetti. Come leggiamo dal settimanale Giallo, a raccontare l'incontro con il misterioso consulente sarebbe stato proprio il 48enne al suo legale, l'avvocato Claudio Salvagni. Al momento non è dato sapere chi sia questo Cesare Marini, né tantomeno quali fossero le sue reali intenzioni nei confronti del detenuto. Al momento, non è dato sapere se, effettivamente, le dichiarazioni dell'assassino di Yara corrispondano alla verità dei fatti.

Curioso come tutto ciò sarebbe accaduto proprio nei giorni in cui la corte europea dei diritti umani ha respinto il ricorso della difesa di Bossetti contro la sentenza emessa nel 2018 dalla cassazione. Secondo la descrizione effettuata dal muratore di Mapello, il misterioso consulente risponderebbe a tali canoni fisici: bassa statura, corporatura robusta e capelli chiari. Un individuo sbucato dal nulla, presentatosi senza neanche previa autorizzazione di un colloquio.

In realtà, un Cesare Marini esiste davvero, si tratta del professionista che ipotizzò che la morte di Marco Pantani fosse avvenuta non a causa di un'overdose, ma per omicidio. Claudio Salvagni si è messo immediatamente in contatto con il vero consulente Marini. Quest'ultimo, che in realtà non ha mai incontrato Bossetti, ha immediatamente sporto denuncia contro ignoti per sostituzione di persona alla Procura di Brescia. Una trovata da parte di esterni per far confessare Bossetti? Impossibile al momento rispondere a tale quesito. Intanto, al momento, c'è qualcuno che insinua che tutto ciò sia in realtà un modo per riportare l'attenzione sulla situazione di Bossetti.

Tuttavia, Salvagni ha prontamente smentito questa eventualità.

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