Cronache

Caterina Balivo non sarà la madrina del Gay Pride

Passo indietro degli organizzatori del Pride: "È chiaro che la nostra scelta, di cui ci assumiamo la responsabilità, ha suscitato molte perplessità e polemiche"

Caterina Balivo non sarà la madrina del Gay Pride

Caterina Balivo non sarà più la madrina del Milano Pride 2019. Lo ha dichiarato lo stesso comitato organizzatore. Dopo aver annunciato pochi giorni fa che sarebbe stata proprio la conduttrice a calcare il palco di Porta Venezia, ora arriva il dietro front.

"È chiaro che la nostra scelta, di cui ci assumiamo la responsabilità, ha suscitato molte perplessità e polemiche. E poiché il Pride deve essere un momento di unità e uno spazio in cui tutti e tutte con le proprie differenze possano riconoscersi, abbiamo preso la decisione in accordo con Caterina Balivo di fare un passo indietro. Ringraziamo Caterina Balivo per la disponibilità e la sensibilità dimostrate in questa circostanza" si legge in un post Facebook del comitato.

Non sarà quindi la conduttrice di Rai1 a presenziare alla parata che si terrà il 29 giugno per celebrare l'orgoglio Lgbt e i 50 anni dai moti di Stonewall.

"La 'madrina' di un Pride deve essere un fattore unificante", hanno continuato gli organizzatori. Con queste parole, il comitato potrebbe quindi riferirsi ad alcune affermazioni fatte dalla presentatrice napoletana in passato. Si pensa subito alle accuse rivolte alle collega Diletta Leotta per un abito troppo succinto indossato al Festival di Sanremo per parlare di discriminazioni femminili o al termine, poco gradito dalla comunità lesbica, per definire il cantante Ricky Martin.

"Rimaniamo convinti che sia importante coinvolgere personalità del mondo dello spettacolo sul palco del Pride per consentire alle nostre istanze e rivendicazioni di raggiungere quel pezzo di Paese che ai Pride non ci viene e magari ha un atteggiamento ostile o indifferente rispetto alle 'nostre' tematiche - ha concluso il comitato -. Ora pensiamo tutti insieme alla settimana del Pride che ci aspetta.

Buon Pride!".

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