Cronache

Convocati d'urgenza i cda del gruppo Fca per la successione di Marchionne

Convocati d'urgenza i cda di Fca, Ferrari e Cnh industrial: devono decidere la successione all'amministratore delegato Sergio Marchionne. Indiscrezioni: Louis Carey Camilleri alla Ferrari, con John Elkann presidente

Convocati d'urgenza i cda del gruppo Fca per la successione di Marchionne

Momenti di forte tensione in casa Fca, Ferrari e Cnh Industrial. I cda delle tre aziende sono stati convocati d’urgenza per oggi. Secondo alcune indiscrezioni riportate dal sito Automotive News in discussione vi sarebbe la successione dell'amministratore delegato Sergio Marchionne, visto il prolungarsi della degenza del manager dopo un intervento chirurgico avvenuto a fine giugno. Dal gruppo industriale nessun commento.

Marchionne (66 anni) avrebbe dovuto lasciare il gruppo il prossimo anno, quando saranno approvati i conti del 2018. Lo scorso primo giugno ha presentato il nuovo piano industriale di Fca per il quinquennio 2018-2022, annunciando l'obiettivo raggiunto del debito zero. In Ferrari Marchionne sarebbe dovuto rimanere in carica fino al 2021, come era emerso dal piano di incentivazione dei manager del Cavallino.

Intanto si apprende che Louis Carey Camilleri, già membro del board Ferrari, sarebbe stato indicato come il successore di Marchionne per la guida della casa di Maranello. Sulla poltrona di presidente dovrebbe sedersi John Elkann. Sessantatre anni, Louis Carey Camilleri ha guidato la Philip Morris International. L'anno scorso il suo nome è circolato sui media per una storia d'amore con l'ex top model Naomi Campbell.

Ma quale manager prenderà il posto di Marchionne in Fca? Se, come pare, dovesse essere confermata la scelta interna, circolano alcuni nomi: Alfredo Altavilla (esponsabile Emea del gruppo), Richard Palmer (direttore finanziario), Mike Manley (responsabile del marchio Jeep) e Pietro Gorlier (ad di Magneti Marelli).

Nei giorni scorsi, invece, il gruppo ha smentito la nomina al posto di Marchionne del numero uno di Vodafone, Vittorio Colao.

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