Cronache

"Così Igor mi ha puntato la pistola in faccia"

Mentre prosegue senza sosta la caccia a "Igor il russo", emergono nuove testimonianze sugli icontri "ravvicinati" con Norbert Feher

"Così Igor mi ha puntato la pistola in faccia"

Mentre prosegue senza sosta la caccia a "Igor il russo", emergono nuove testimonianze sugli icontri "ravvicinati" con Norbert Feher. E uno delle vittime degli assalti di Igor è Paolo, un falegname di Ospital Monacale che al Resto del Carlino racconta: "Cercava cocaina, diceva di essere in crisi d'astinenza. E voleva soldi. Ma una volta calmo, siamo rimasti a parlare per quindici minuti". Poi spiega: "Erano le 19.30, ero in casa quando ho sentito un rumore dall'esterno. Sono uscito e ho visto un uomo che cercava, con una sega da ferro, di tagliare l'inferriata di una finestra".

In un attimo "mi sono trovato una pistola sulla faccia. Ho cercato di mantenere il sangue freddo, gli ho detto di calmarsi e che gli avrei dato i soldi che voleva. Gli ho dato il portafoglio, si è preso 60 euro e me lo ha restituito". A questo punto arriva una richiesta precisa da parte di Igor: "Voleva cocaina perché era in crisi d'astinenza. Mi ha detto che faceva le rapine per vivere. Poi mi ha chiesto dov'era la stazione più vicina", ha raccontato il falegname. L'incontro, avvenuto lo scorso febbraio, è durato circa 15 minuti: "Si è messo tranquillo quando ha visto che non ero pericoloso.

Mi ha chiesto se avevo altri soldi da dargli e che gli dispiaceva rapinarmi ma che non poteva fare altrimenti".

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