Cronache

Va a farsi le unghie con l'amica: picchiate a sangue per aver chiesto la fattura

A Udine due ragazze sono state aggredite da un'estetista dopo che si erano lamentate del servizio e aver chiesto la fattura

Va a farsi le unghie con l'amica: picchiate a sangue per aver chiesto la fattura

Due ragazze, di 21 e 18 anni, sono state aggredite selvaggiamente dalla loro estetista dopo averle chiesto la fattura. Secondo quanto denunciato da entrambe ai carabinieri di Udine, la donna avrebbe provato a colpire una delle due con una mazza da baseball.

L’episodio si è verificato venerdì mattina in via di Toppo, vicino a piazzale Diacono. La 21enne aveva un appuntamento per sistemarsi le unghie e ad Udinetoday ha raccontato: "Conoscevamo la ragazza che ci ha ricevute da Facebook, piattaforma dove si propone come specialista del settore e così si è fissato un appuntamento con lei". Appena arrivate le ragazze si accorgono che il posto non era come immaginavano. Era una stanza del tutto spoglia solo con un tavolo, una lampada e un paio di sedie ma l'amica di 18 anni ha voluto provare lo stesso. Quando ha chiesto dei disegni particolari, le è stato detto che non era possibile e allora ha optato per una tinta unica, ma dopo un quarto d’ora e ha fatto alcune rimostranze ed è iniziato un battibecco. Di fronte alle lamentele l’estetista"le ha chiesto se sapesse fare le unghie con un’aggressività tale che io ho controbattuto chiedendole se lei invece facesse la fattura. Apriti cielo, non ci ha visto più, e ha iniziato ad alterarsi."A quel punto - continua la ragazza - ci ha intimato di abbandonare la casa, sostenendo che il lavoro fosse finito e che se avessimo voluto la fattura saremmo dovute andare da un’altra parte". Mentre stavano per uscire l'estetista le ha minacciate:"Se non ve ne andate vi arrivano due schiaffi e poi è passata direttamente alle vie di fatto".

L'amica ha cercato di evitare la rissa ma l’estetista "mi ha prima presa per i capelli, e successivamente - spiega - mi ha gettata a terra picchiandomi con forza, prima facendomi sbattere più volte la testa su un vaso e poi immobilizzandomi e prendendomi a pugni in faccia e sulle braccia. A quel punto la mia amica ha reagito, ed è riuscita a bloccarla, rimediando però lo stesso trattamento che ho subito io".

Alla scena avrebbe assistito una donna, forse la madre dell’estetista, che non ha fatto nulla per fermare la violenza. Anzi. "La chiamava mamma - racconta la giovane - e quindi desumo che fosse tale. La imploravamo di calmare la figlia, senza esito. Vista la scena - il tutto si è sviluppato in pochi attimi - si è diretta in casa ed è uscita imbracciando una mazza da baseball.

Nella concitazione del momento io e la mia amica siamo riuscite a divincolarci e a prendere la via di fuga verso l’esterno, giusto in tempo per evitare i colpi inferti dalla madre, che ci ha solo sfiorate di pochissimo".

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