Cronache

Italiani e albanesi: 4 persone fermate per l'aggressione a Bettarini

Sono quattro le persone fermate per l'aggressione a Niccolò Bettarini che si è trovato coinvolto in una rissa davanti alla discoteca Old Fashion

Italiani e albanesi: 4 persone fermate per l'aggressione a Bettarini

Sono quattro le persone fermate per l'aggressione a Niccolò Bettarini che si è trovato coinvolto in una rissa davanti alla discoteca Old Fashion. Il figlio di Stefano Bettarini e di Simona Ventura di fatto è fuori pericolo ma ha diverse ferite su tutto il corpo. Le quattro persone fermate, interrogate dagli investigatori hanno affermato: "Sì, ero là, ho visto la scena ma non ho picchiato nessuno". E ancora: "Sono miei amici, ma con la rissa non c'entro". Poi uno dei quattro aggiunge: "Mi parlate di un cacciavite, ma non so chi l'avesse portato e non ho capito chi ha colpito". Secondo quanto riporta il Corriere i quattro sono stati sottoposti a fermo nella notte. Si tratta di due giovani italiani di 24 e 29 anni e di due albanesi di 23 e 29 anni. Bettarini è stato colpito per 11 volte. Uno dei colpi ha messo a rischio un tendine del braccio e il ragazzo è stato sottoposto ad un intervento chirurgico in mattinata.

L'operazione è durata due ore e i medici hanno ricostruito il nervo lesionato nell’arto superiore. Un intervento "perfettamente riuscito. La valutazione del recupero delle funzionalità dell’arto, come sempre in questo tipo di interventi, richiederà alcuni mesi", si legge in una nota.

Di fatto il principale indiziato per l'aggressione è D.C., 30 anni, milanese. I due italiani coinvolti appartengono molto probabilmente alla galassia ultrà della curva nerazzurra. Ma di certo il calcio e soprattutto il tifo in questa aggressione non c'entrano davvero nulla. Uno degli amici di Bettarini ha raccontato agli inquirenti: "Sembravano drograti, si accanivano col Betta, sembravano animali".

Poi tra i testimoni qualcuno ha cercato di ricostruire la dinamica: "Niccolò ha cercato di aiutare un amico in difficoltà. Non era direttamente coinvolto, non è stato lui a provocare". A rassicurare gli amici di Niccolò sono intervenuti i genitori del ragazzo, Stefano Bettarini e Simona Ventura: "Nostro figlio è stato aggredito da molte persone mentre cercava di difendere un amico. Fortunatamente le conseguenze non sono gravi, Niccolò si sta riprendendo, un miracolo viste le 11 coltellate inferte". Adesso, come ha sottolineato lo stesso ex calciatore: "Chi ha sbagliato deve pagare". Infine tra i fermati c'è anche un ultrà dell'Inter che gestisce un bar col padre a Milano.

Il locale è stato perquisito alla ricerca di elementi utili per le indagini.

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