Cronache

Genova, assessore Lega ordina: "Sgomberiamo tutti i centri sociali"

L'assessore alla sicurezza del Comune di Genova, il leghista Stefano Garassino, ha annunciato che il centro sociale Zapata di Sampierdarena sarà presto sgomberato. E con esso gli altri centri sociali cittadini come Tdn, Pinelli e Buridda

Genova, assessore Lega ordina: "Sgomberiamo tutti i centri sociali"

Zapata, Terra di nessuno (Tdn), Buridda, Pinelli. Sono alcuni dei centri sociali che hanno animato la "controcultura" di Genova negli ultimi anni. E che hanno le ore contate. Lo hanno annunciato l'assessore comunale alla sicurezza, Stefano Garassino, e il presidente del Municipio II Centro Ovest, Renato Falcidia, entrambi della Lega. Il primo a cadere sarà quasi certamente lo Zapata di Sampierdarena, creato all'interno dei vecchi Magazzini del Sale. "I lavori di ristrutturazione dei magazzini nei prossimi mesi saranno un'ottima occasione per sgomberarlo", ha detto Falcidia, con Garassino a dargli man forte e a giustificare l'azione avviata dal Comune in coerenza con "La linea dettata dal ministro degli Interni e nostro segretario Salvini".

Come racconta Repubblica, è probabile che nel giro di poco tempo i centri sociali genovesi saranno solo un lontano ricordo. Le amministrazioni che si sono alternate al vertice della città negli ultimi anni, tutte di sinistra, strizzavano l'occhio ai centri sociali. Al punto, nel 2011, da firmare una convenzione per il riconoscimento ufficiale di Tdn, Pinelli e Buridda. Eppure, da allora sembra passato un secolo. Prima lo sgombero del Buridda, deciso dal sindaco di sinistra Marco Doria, poi il ribaltone del 2016 che ha portato al governo il centro-destra per la prima volta in tutto il dopoguerra hanno cambiato le carte in tavola.

Il primo centro sociale a cadere sotto i colpi della giunta Bucci è stato l'ultimo nato in ordine di tempo, Utopia, realizzato all'interno di un palazzo abbandonato ma ancora di proprietà dell'Eni. Eni che ha chiesto alla magistratura di riavere il possesso dello stabile, con gli animatori del centro sociale che hanno già pubblicato una lettera di addio al loro laboratorio di socialità alternativa. Più complessa - e ambiziosa - l'operazione che riguarda lo Zapata, centro sociale aperto dal lontano 1994 negli ex magazzini del sale. La struttura, ormai fatiscente, sarà ristrutturata con i fondi del piano nazionale per le periferie. Per farlo, è indispensabile procedere allo sgombero dell'edificio. "Chi vuole un immobile pubblico deve partecipare a un regolare bando. Questo sistema anarcoide con immobili occupati abusivamente non è più tollerato", le chiare parole dell'assessore Garassino.

Nelle ultime settimane, il consiglio comunale genovese è stato animato da varie mozioni relative al futuro dei centri sociali genovesi. E non solo di Utopia e Zapata, il cui destino appare segnato. Ma anche altri spazi autogestiti sparsi tra il centro e il levante della città.

Sempre Repubblica spiega che a inizio ottobre il consigliere comunale di Fli, Alberto Campanella, ha chiesto sanzioni contro il Buridda per avere cambiato il colore della facciata di un edificio di pregio, mentre il consigliere leghista Bertorello ha proposto di chiudere il Tdn del Lagaccio e farci al suo posto un'area giochi e un centro di raccolta dei rifiuti.

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