Cronache

"I militari libici mi hanno costretto a salire sul barcone, gratis"

"In Libia i militari fermano per strada le persone, le afferrano con la forza e le obbligano a imbarcarsi. Gratuitamente". Ecco il racconto incredibile di un immigrato

"I militari libici mi hanno costretto a salire sul barcone, gratis"

Lui è un ragazzo originario del Niger che incontriamo tra gli immigrati che sostano nei giardini di Porta Venezia, a Milano. E' in Italia da diversi mesi, senza un lavoro, senza documenti. E' in attesa, come tutti gli altri sbarcati nel capoluogo lombardo negli ultimi mesi. Ma il suo percorso diverso.

Ha 35 anni, e il suo viaggio inizia con una lunga traversata nel deserto che dal Niger lo ha portato in Libia, lunghi giorni di cammino dove ha patito la fame e la sete. Spinto solo dalla voglia di scappare dal suo paese dove le oppressioni politiche costringono a morire. Eppure, in Libia un lavoro ce l'aveva: "Ero falegname in Libia", spiega. Poi, qualche mese fa gli è capito qualcosa di incredibile. "Sono arrivato in Italia con la barca" dice, e quando gli chiediamo quanto ha pagato, lui risponde di non aver pagato niente perché "sono free". Proviamo a capire meglio il significato della parola "free" e intuiamo che lui, in Italia, è arrivato gratis, lo hanno costretto a salire sul barcone con la forza, come lui stesso ci conferma.

"I militari libici - racconta - mi hanno fermato per strada, mi hanno preso il braccio con la forza e mi hanno obbligato a salire sulla barca, senza pagare niente."Nel raccontare il modo con cui e' stato improvvisamente prelevato dalla strada e imbarcato, non salta un gesto, uno sguardo, un movimento. "Qualche africano viene preso per la strada, altri vengono in Italia da soli". Insomma lui è "free", è arrivato gratis sulle coste italiane.

Ma per quale ragione i militari libici dovrebbero forzare le persone a salire sui barconi? Sentiamo quotidianamente storie di profughi che pagano fior di quattrini per affrontare i viaggi della morte. Addirittura molti di loro raccontano di essere stati derubati dagli scafisti e trattati come bestie. In tanti, purtroppo, non lo possono neppure raccontare. L'Italia in primis risulta quindi fare da "scaricabarile" per tutti, addirittura le persone vengono fatte salire con la forza sui barconi, gratis, dai militari libici. Disposti quindi a tutto, pur di liberarsene, pur di spedirli altrove.

Non e' che in fondo dietro a tutto questo c'è un disegno chiaro e programmato? Dove inizia e dove finisce il business degli immigrati "paganti" e di quelli "free"? E soprattutto che accordi ci sono dietro?.

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