Cronache

Migranti pizzaioli (senza tasse). La rivolta: "È concorrenza sleale"

Polemiche sulla pizzeria "Dal Rifugiato" di don Biancalini a Pistoia. I ristoratori si lamentano: "Il nostro volume di affari cala"

Migranti pizzaioli (senza tasse). La rivolta: "È concorrenza sleale"

Don Biancalani ormai è famoso. Mesi fa salì agli onori della cronaca per via della villeggiatura in piscina offerta ai migranti, pochi giorni fa per la pizzeria dei rifugiato dove a sfornare margherite sono gli immigrati. Beh, proprio su questa ultima iniziativa del parroco sono sorte non poche polemiche da parte dei cittadini, che lamentano una "concorrenza sleale" da parte dei pizzaioli richiedenti asilo.

La pizzeria "Dal Rifugiato" si trova nei locali della parrocchia di Vicofaro (Pistoia). La Verità ha testato il funzionamento. "Siamo aperti solo il sabato sera, nei locali della nostra parrocchia. Non c' è un listino prezzi, si lascia un' offerta libera in base alle proprie possibilità e alla propria coscienza", ha spiegato al cronista l'uomo che ha risposto al telefono.

Il ristorante comprende otto tavoli da sei posti ciascuno. I clienti ci sono, visto che secondo il cronista de La Verità quella sera (era un sabato) gli ospiti erano già quindici intorno alle 20.00 di sera. "Ci sono persone che vengono perché credono nell' iniziativa - dice una donna - nel suo spirito sociale. E chi viene solo per mangiare gratis, lasciando al massimo 2 euro di offerta".

Il menu prevede pizza, servita su un piatto di plastica, e un dolcetto. Nonostante tutto, pian piano la sala si riempe arrivando fino a 50 commensali seduti. Mica male. Anche perché il pagamento, a offerta libera, non prevede alcun tipo di scontrino. Si potrebbe anche mangiare gratis, come aveva fatto notare la signora. Nessuno controllerebbe. Ed è questo il punto cruciale: in molti criticano il fatto che il sabato sera, giornata in cui spesso le famiglie si regalano una cena fuori, i ristoranti di Pistoia si trovino ad avere un concorrente che non solo non emette scontrino, ma che di fatto regala pure i pasti gratis. O a prezzi stracciati. "Aiutare i più deboli è sempre lodevole ma non si può dimenticare chi, ogni giorno, deve fare i conti con le tasse più alte dell'intera Europa - dicono a La Verità i titolari della pizzeria Lo Scimpanzè - Un conto è una cena parrocchiale una tantum, un conto un appuntamento fisso tutti i sabato sera. Non bastavano circoli e sagre che durano quattro mesi. Siamo abituati alla concorrenza sleale, ma ora si esagera.

Anche perché se il nostro volume di affari cala, i primi a rimetterci sono i dipendenti".

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