Cronache

Manifesti choc a Roma: Mussolini a testa in giù

Nel quartiere romano di San Lorenzo, da sempre feudo dell’ultrasinistra radicale, è apparsa, nella notte a cavallo tra il 28 ed il 29 aprile scorsi, una gigantografia di Benito Mussolini a testa in giù. Poche ore fa Forza Nuova ha annunciato di averla rimossa

Manifesti choc a Roma: Mussolini a testa in giù

Nel quartiere romano di San Lorenzo, da sempre feudo dell’ultrasinistra radicale, è apparsa, nella notte a cavallo tra il 28 ed il 29 aprile scorsi, una gigantografia che raffigura Benito Mussolini a testa in giù.

Nel manifesto si vede l’ex capo del Governo, nella tristemente famosa immagine del vilipendio del suo cadavere, avvenuto a piazzale Loreto il 28 aprile del 1945, rivisitato in chiave Tarocchi. E, dell’intero mazzo, al defunto Mussolini è stata ironicamente assegnata la carta dell’appeso.

Il manifesto choc, fissato all’ingresso del tunnel di Santa Bibiana, a due passi dal piazzale Tiburtino, è stato realizzato dagli attivisti dell’ “Achtung banditen fest” e, secondo alcuni, si è trattato di un’azione di risposta al blitz di Forza Nuova avvenuto, lo stesso giorno, qualche ora prima. I militanti di Roberto Fiore avevano, infatti, ricordato la “barbara e sommaria esecuzione” con cui “la vigliaccheria partigiana assassinava” l’ex capo del Governo italiano con uno striscione, srotolato venerdì pomeriggio, davanti al Colosseo.

In realtà, però, ben prima del blitz di Forza Nuova, il collettivo in questione, sulla sua pagina Facebook, si era sbizzarrito a reinterpretare lo scempio di piazzale Loreto in diversi modi, creando addirittura un contest dal titolo “l’appesodoro”. “Verso il 28 aprile, inviateci il vostro #appeso! Dall’orsacchiotto di vostro cugino al caciocavallo in cantina, da un progetto grafico con photoshop ad uno schizzo a mano libera: il migliore #appeso sarà stampato a misura d’uomo ed esposto in pubblica piazza alla prossima grande serata del festival antifascista della città, il 5 maggio all’Università La Sapienza… Crea il tuo #appeso preferito, appendilo come e dove vuoi, vinci l’#appesodoro!”, si legge in un post sulla pagina ufficiale degli Achtung banditen fest.

Sempre sulla pagina del gruppo, tra i vari contenuti rigorosamente condivisi al contrario, c’è anche la fotografia della facciata di CasaPound Italia in via Napoleone III, a Roma. E, ovviamente, c’è l’immagine de “l’appeso Mussolini”. La stessa finita poi sui muri della Capitale e rimossa poche ore fa sempre da Forza Nuova che, in una nota, ha annunciato: “Come abbiamo saputo dell’ennesimo gesto infame dei neo-partigiani, siamo andati a San Lorenzo a cancellare l’ignobile poster che testimoniava la viltà di chi - oggi come ieri - fugge di fronte ai vivi e offende i morti”.

Il “capolavoro”, quindi, adesso può esser ammirato solo sulla pagina ufficiale del collettivo - ancora stranamente aperta nonostante il sedicente zelo con cui le nostre istituzioni contrastano la diffusione dell’odio in rete - accompagnato dalla frase: “28 aprile, giorno speciale”.

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