Cronache

Open Arms, ecco le 3 toghe che giudicheranno Salvini

Un trio tutto al femminile, quello che è chiamato a decidere sulle ipotesi di reato rivolte al leader leghista

Open Arms, ecco le 3 toghe che giudicheranno Salvini

Un trio tutto al femminile, quello che è chiamato a giudicare l'operato dell'ex ministro Matteo Salvini, indagato per sequestro di persone e omissione di atti d'ufficio, per il caso che riguarda la nave della Open Arms.

Il tribunale dei Ministri di Palermo sarà infatti composto da tre giudici donna: si tratta di Caterina Greco, Lucia Fontana e Maria Cirrincione. La Presidente sarà Caterina Greco, la più anziana tra le tre.

L'ex ministro dell'Interno è stato indagato dalla procura di Agrigento, ma il fascicolo è stato poi trasferito alla Dda di Palermo, competente per la valutazione delle ipotesi di reato sottoposte al tribunale dei ministri, che viene costituito nel capoluogo del distretto della Corte d'appello competente. Il tribunale dei ministri è composto da tre membri, estratti a sorte tra tutti i magistrati in servizio nella zona, che da almeno 5 anni siano magistrati di tribunale. Questa volta, ad essere estratte per giudicare il leader della Lega, Matteo Salvini, sono state tre donne.

Ieri, il fascicolo che riguarda l'ex ministro è arrivato sul tavolo del procuratore capo Franco Lo Voi, che avrà 10 giorni per decidere se confermare le ipotesi di reato, riformularle o chiederne l'archiviazione. Le accuse mosse dalla procuradi Agrigento sono di sequestro di persona e omissione di atti di ufficio.

Il caso è la fotocopia dell'inchiesta messa in piedi per la Diciotti, quando il tribunale dei ministri, formato dal presidente Fabio Pilato e dai giudici Giuseppe Sidoti e Filippo Serio, decise di mandare tutto a Catania, dato che Palermo non aveva la competenza territoriare per occuparsi dell'indagine. Dopo "aver portato a compimento le proprie attività", il tribunale aveva "rimesso gli atti al Procuratore della Repubblica di Palermo" Francesco Lo Voi "per l'ulteriore corso a seguito di declaratoria di incompetenza territoriale".

Ora, la vicenda si ripete identica: Salvini accusato di sequestro di persona e omissione di atti di ufficio dovrà essere giudicato dal tribunale dei ministri di Palermo, che avrà 90 giorni di tempo, una volta terminate le indagini preliminari, per decidere cosa fare.

I casi sono due: le tre giudici donne potranno decidere se archiviare il tutto o confermare le accuse e trasmettere gli atti alla procura, perché chiesa l'autorizzazione al Senato per intervenire.

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