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Ormai il reato è dissentire sulle Ong

Ormai il reato è dissentire sulle Ong

Erano due settimane che la sinistra non chiedeva di censurare, cacciare, emarginare qualcuno. Un improvviso cambiamento di linea in favore della libertà d'espressione? Un'inedita volontà di confronto con opinioni diverse dalla propria? No, niente di tutto questo. È la solita sinistra. Si era soltanto assopita. Ieri l'Associazione nazionale dei partigiani italiani ha consigliato, neppure troppo velatamente, di sbattere fuori dall'università del Molise Marco Gervasoni, professore ordinario di Storia contemporanea. Una bella censura dal sapore fascista nel nome dell'antifascismo. Motivo: sui social, e non in un'aula universitaria, Gervasoni ha espresso, nel modo provocatorio che i suoi «amici digitali» ben conoscono, una opinione politicamente scorretta, questa: «Ha ragione Giorgia Meloni, la nave va affondata. Quindi Sea Watch bum bum, a meno che non si trovi un mezzo meno rumoroso». Il rumore del «bum bum» ha risvegliato i militanti dell'Anpi molisano: «I toni pesantemente irridenti, ed ancor più le parole usate nell'augurarsi che la nave Sea Watch venga fatta saltare in aria, sono in se stessi inaccettabili, e certo indicativi di una visione del mondo e dei diritti umani a dir poco sconcertante», dice il presidente Loreto Tizzani. Segue lezione di storia impartita a uno studioso con pubblicazioni importanti come Gervasoni: «Ma ciò che li rende assolutamente vergognosi (i toni, ndr) è il fatto che ad usarli sia un docente universitario, e per di più un docente di storia». Gran finale. L'auspicio che «comportamenti così gravi, soprattutto per i possibili effetti negativi sugli studenti dal punto di vista umano e didattico, siano adeguatamente valutati dall'Università». La quale si è dissociata da Gervasoni che ha invece incassato la solidarietà, fra gli altri, di Giorgia Meloni e Gaetano Quagliariello. I maestrini dell'Anpi, veri e propri paladini della verità storica, potrebbero dare l'esempio e fare finalmente chiarezza sulle zone oscure della Guerra fredda, sull'apparato militare clandestino del Pci intrecciato con la Figc e... l'Anpi. C'è lavoro di un paio di commissioni parlamentari. La Gladio rossa era pronta a fare «bum bum». Nella realtà, non per ridere sui social network.

Gli antifascisti (non anticomunisti e dunque non democratici) dovrebbero fornire delucidazioni. A parte questo, osserviamo la applicazione della consueta doppia morale. I professori di storia schierati a sinistra riempiono non solo i libri ma anche le pagine di giornali con analisi ridicole della destra, falsità palesi sulle vicende italiane, ingiurie ai defunti, da Zeffirelli alla Fallaci. Nessuno ha niente da dire. Se Gervasoni esprime un parere personale controcorrente sulla vicenda Sea Watch, allora l' università, mondo notoriamente super partes, è in pericolo. Gli atenei, proprio in questi giorni, rischiano di essere sgominati come la Banda Bassotti a causa di estese inchieste su concorsi truccati e altre prelibatezze.

Ecco, denunciate questo, se avete a cuore l' istruzione degli studenti.

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