Cronache

Rimini, ecco la foto del branco: gli stupratori riconosciuti dalle vittime

La polacca stuprata e la trans riconoscono i magrebini dalle immagini delle telecamere di sicurezza. Ora hanno le ore contate

Rimini, ecco la foto del branco: gli stupratori riconosciuti dalle vittime

Li hanno riconosciuti dalle immagini delle telecamere di sorveglianza degli stabilimenti balneari vicini al Bagno 130 e da quelle posizionate sul percorso che porta dal lungomare di Rimini e la statale Adriatica. Le riprese li immortalano di profilo, ma quei fotogrammi sono bastati alla trans peruviana e alla ragazza polacca, aggredite dal branco lo scorso fine settimana, per inchiodare i nordafricani. Riconoscimento che ha ritrovato riscontro anche nella testimonianza del polacco che, quando aveva accompagnato la giovane amica in spiaggia, era stato immobilizzato, picchiato e derubato dai quattro aggressori.

La caccia ai predatori è alle ultime battute. Le bestie di Rimini adesso hanno un volto. Nel fermo immagine, che li immortala a zonzo per Rimini, gli stupratori passeggiano. Due hanno un cappellino calato sulla testa, un altro si rintana in una felpa bianca. Lungo le indagini della polizia, però, spunta anche un'altra coppia di turisti di Legnano, nel milanese, che potrebbe essere stata vittima dello stesso banco di magrebini. I due sono stati bloccati il 12 agosto da tre o quattro persone, armati di una bottiglia di vetro rotta, proprio vicino allo stabilimento balneare teatro delle aggressioni e hanno rischiato di fare la stessa fine dei due ragazzi polacchi. Alla fine la sono cavati con qualche livido e molta paura. Dopo aver consegnato il portafoglio, sono riusciti a fuggire. La coppia aveva sporto denuncia ai carabinieri e ieri è stata sentita in commissariato a Legnano dagli uomini della Squadra Mobile di Rimini.

E, proprio, mentre le ricerche della banda continuavano senza sosta, un nuovo episodio di violenza sessuale si è verificato mercoledì scorsa sul lungomare di Rimini, vicino al bagno numero 7 a Marina Centro. Un 34enne marocchino si è avvicinato a due turisti 40enni di Parma, che uscivano da un locale intorno alle 4.40, e ha strappato il cellulare dalle mani della turista. Quando la donna ha protestato, il marocchino le ha detto che se rivoleva il suo telefono, avrebbe dovuto seguirla in spiaggia e concedersi a lui. L'amico che era con lei ha chiamato il 112 e, nonostante fosse piuttosto ubriaco, i carabinieri sono riusciti a localizzarlo e a raggiungere lui e la vittima.

L'intervento dei militari è arrivato appena in tempo: il 34enne seminudo era riuscito a immobilizzare la donna e stava per abusare di lei.

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