Cronache

Spara per difendersi. Ma il gioielliere finisce indagato

La procura ha voluto precisare che le indagini sono state aperte per atto dovuto. Intanto sono moltissime le manifestazioni di solidarietà espresse nei confronti del titolare della gioielleria

Spara per difendersi. Ma il gioielliere finisce indagato

È indagato per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa Mario Roggero, il gioielliere 66enne che nella serata di ieri ha aperto il fuoco nel corso di una rapina, uccidendo due dei banditi che avevano preso di mira il suo negozio.

Secondo quanto riferito dalla procura della Repubblica di Asti, che si sta occupando di condurre le indagini, si tratterebbe di un "atto dovuto", così da poter procedere con l'attività investigativa. Sono attesi, intanto, gli esami autoptici sui cadaveri ed il risultato della consulenza balistica.

I fatti

La sparatoria si è verificata intorno alle ore 18:45. Armati di un coltello e di una pistola, poi risultata una riproduzione, tre malviventi si sono introdotti nella gioielleria Roggero, sita in via Garibaldi, in pieno centro. Dopo aver minacciato di morte il titolare, la moglie e la figlia, la banda sarebbe entrata in azione, colpendo con un pugno la prima e legando con delle fascette la seconda. Mario Roggero avrebbe reagito mentre i criminali stavano cercando di impossessarsi del denaro contenuto nel registratore di cassa. In quel momento, il 66enne ha estratto la propria pistola, legalmente detenuta, ed ha fatto fuoco.

Al termine della sparatoria hanno perso la vita Andrea Spinelli, 45enne di Bra, e Giuseppe Mazzarino, 58enne di Torino. Ferito ad una gamba il terzo membro della banda, che è riuscito a scappare. Quest'ultimo, tale Alessandro Modica, 34enne di Alba, è stato successivamente rintracciato nell'ospedale di Savigliano. Importante, al fine delle indagini, stabilire se il gioielliere abbia sparato dall'interno oppure dall'esterno del negozio. Si attende a tal proposito la perizia della balistica.

A provocare la reazione di Roggero, anche la terribile esperienza vissuta nel 2015, quando lui e la figlia furono vittime di un'altra violenta rapina.

Le dichiarazioni del gioielliere

"C’è stata una colluttazione, mi sono trovato faccia a faccia con uomini armati e ho dovuto scegliere fra la mia vita e la loro", ha dichiarato Mario Roggero, come riportato da Il Corriere. "Mi spiace molto per quello che è successo, perché non avrei mai immaginato dopo 45 anni di lavoro di trovarmi in questa situazione. Mi sono ritrovato in una condizione estrema e posso solo dire che sono situazioni che non dovrebbero succedere. Ho fiducia nella magistratura", ha aggiunto.

Raggiunto dai microfoni del Tg1, il titolare del negozio ha spiegato di essere stato allarmato dalle urla della moglie:"Con la mano destra ho aperto la cassa e con la sinistra ho aperto il cassetto dove sapevo che c’era la mia arma. E simultaneamente ci siamo trovati l’uno contro l’altro".

Le indagini ed il sostegno dei cittadini

L'apertura delle indagini è un atto dovuto, come confermato anche da Stefano Campanello, l'avvocato che si sta occupando della difesa di Roggero. L'attività investigativa è finalizzata a ricostruire le esatte dinamiche della vicenda, come dichirato da Alberto Perduca, procuratore di Asti che in questo momento si sta occupando di coordinare il lavoro dei militari della compagnia di Alba e del nucleo investigativo di Cuneo. "Il pm e i militari hanno sentito il titolare della gioielleria, la moglie, la figlia nonché altre persone testimoni del fatto. Sono in corso di acquisizione le immagini delle videocamere funzionanti nell’area", ha riferito il procuratore.

Nel frattempo sono molti i messaggi di solidarietà espressi nei confronti del gioielliere. Dopo la vicinanza manifestata dal leader della Lega Matteo Salvini, anche Giorgia Meloni ha voluto dare la propria opinione, schierandosi a favore di Roggero."La difesa è sempre legittima!", ha scritto la presidente di FdI.

"Solidarietà a Mario Roggero e alla sua famiglia. Senza se e senza ma #iostoconroggero", ha postato su Facebook anche Marco Marcarino, assessore alla Sicurezza e al Commercio del Comune di Alba. "Mario ha solo difeso la sua famiglia e il suo lavoro. Forza Mario, la gente è dalla tua parte", gli ha fatto eco una donna del posto.

"Deve finire sta storia che i delinquenti sono sempre protetti!", ha tuonato un altro utente.

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