Cronache

Spazzaneve e telefonate: tutti i dubbi sui soccorsi

Dopo la tragedia di Rigopiano (Pescara) c'è chi si interroga sulla tempestività dei soccorsi. Il giallo dello spazzaneve

Spazzaneve e telefonate: tutti i dubbi sui soccorsi

Dopo la tragedia di Rigopiano (Pescara) c'è chi si interroga sulla tempestività dei soccorsi. Di fatto secondo alcune testimonianze i turisti si sarebbero radunati nella hall dell'albergo alle 15 di ieri nell'attesa di uno spazzaneve. Il tutto per permettere ai turisti di lasciare la struttura. Ma a quanto pare le cose sono andate in modo diverso. E così a spiegare quelle ore che hanno preceduto e seguito la tragedia è stato uno dei superstiti, Giampiero Parete che in un messaggio vocale inviato ad un amico avrebbe affermato: "Tutti gli altri ospiti dell’albergo avevano pagato ed avevano raggiunto la hall, pronti per ripartire non appena sarebbe arrivato lo spazzaneve. Gli avevano detto che sarebbe arrivato alle 15, ma l’arrivo è stato posticipato alle 19. Avevano preparato già le valigie, tutti i clienti volevano andare via". Poi ci sarebbe stato un altro ritardo e alle 22 la valanga ha di fatto travolto l'hotel. Da quanto emerso in mattinata i primi soccorritori a fatica hanno raggiunto il luogo della tragedia. Le strade durante la notte, quindi subito dopo l'allarme, erano impraticabili a causa della neve. Ed è proprio sulle mosse per far fronte all'emergenza maltempo si è accesa una polemica. Duro su questo punto il commento dell'ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso che ha affermato a ilTempo: "Il sisma non si può prevenire, ma sul maltempo invece si può intervenire in anticipo".

E a rispondere a Bertolaso è il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio: "L’hotel Rigopiano è stato raggiunto alle 4.30 del mattino da uomini valorosi perché, di fronte a situazioni veramente al limite, hanno raggiunto la struttura mettendo in sicurezza due persone e adesso stanno lavorando per portare i mezzi che ancora fanno fatica ad arrivare. Ma stanno già lavorando nella verifica delle condizioni che sono proibitive anche per il soccorso tecnico". Infine è intervenuto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio: "Più che di un ritardo nei soccorsi dovuti alla viabilità si può parlare di una situazione eccezionale e ringraziare le migliaia di persone che da ore stanno a lavoro per aiutare tutti. Sono stati mobilitati tutti i mezzi. Il sistema di protezione civile credo meriti semplicemente un grazie.

Quando cadono decine di alberi sulle strade e metri di neve è evidente che le condizioni di soccorso sono molto difficili".

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