Economia

Auto, riparte il mercato del diesel

Dopo sei mesi di cali consecutivi la domanda per il gasolio torna positiva (+6%)

Auto, riparte il mercato del diesel

Agosto porta consiglio e, soprattutto, l'intenzione di cambiare l'automobile contribuendo in questo modo allo svecchiamento di un parco veicoli, quello italiano, che si distingue per essere inquinante e per nulla sicuro. E così il mese scorso ha visto le vendite salire del 9,46% nonostante il calendario prevedesse un giorno lavorativo in meno. «Il risultato è senza dubbio positivo - afferma Gian Primo Quagliano (Centro studi Promotor) - anche se in parte influenzato da una certa pressione sul mercato di alcune Case automobilistiche che vogliono smaltire le vetture in stock non ancora in regola con il nuovo sistema Ue di omologazione Wltp e Rde». Le regole, in vigore dall'1 settembre scorso, riguardano una misurazione più accurata e su strada dei livelli delle emissioni.

Ma il dato più interessante di agosto riguarda la domanda di auto diesel. Dopo 6 mesi di cali consecutivi, la richiesta è tornata positiva: +6%. E in recupero è anche la quota di mercato, che si attesta ora al 55,8%. Il mercato, almeno in agosto, è in evidente controtendenza rispetto alla decisione delle Case di eliminare, tout court (Toyota) o gradualmente, questo tipo di motorizzazione (il recente stop di Fca ai propulsori a gasolio per le «piccole» della gamma: Fiat 500 e Panda, e Lancia Y). Ciò non toglie che gli italiani guardano con interesse alle alimentazioni alternative: Gpl (+26%), metano (+4%), ibride (+39%) ed elettriche (+87%, pesando però a solo lo 0,2% sulle vendite generali). Queste rilevazioni sui motori green sono di Anfia.

Resta però sempre la preoccupazione, come sottolinea Michele Crisci (Unrae), di un possibile aumento dell'Iva, nonostante le ripetute rassicurazioni arrivate dal governo. «Un eventuale incremento - spiega il presidente dell'associazione dei costruttori esteri in Italia - potrebbe indurre una stagnazione dei consumi, con effetti sulla situazione macroeconomica generale». Solo per il settore delle quattro ruote, ricorda Unrae, un ritocco verso l'alto, nel 2019, al 24,2% dell'aliquota Iva (al 24,9% nell'anno successivo e al 25% nel 2021) costringerebbe i consumatori a spendere circa 400 euro in più il prossimo anno, esborso per l'auto che toccherebbe quota 530 euro nel 2021. «A quel punto - aggiunge Crisci - gli acquisti sarebbero disincentivati e il necessario processo di rinnovo del parco veicoli subirebbe una pericolosa decelerazione». La stessa preoccupazione è espressa anche da Federauto (i concessionari) dal presidente Adolfo De Stefani Cosentino.

Tra i costruttori, Fca, che sarà ufficialmente guidata, a partire dall'assemblea del 7 settembre, da Mike Manley, cresce in agosto del 2,6% per una quota mercato del 27%, la stessa considerando il periodo da gennaio. Fiat Panda di Fca perde però il primato di auto più venduta nel BelPaese, una posizione che deteneva da cinque anni, da settembre 2013. Al suo posto sul podio, si è insediata Renault Clio.

È sempre Jeep a fare da traino (+137,8%) con una quota di penetrazione del 6,2%, la più alta ottenuta in Italia dal marchio. Compass e Renegade i modelli più comprati. Positiva, in agosto, risulta anche Alfa Romeo (+66,57%), mentre continua a soffrire il marchio Fiat (-15,24% e -17,7% da gennaio) che, proprio in questi giorni rinnova la gamma 500X.

Movimenti, infine, tra le Case: Massimo Roserba, già direttore generale di Psa Italia, si vede aggiungere a quella dei marchi francesi, anche la responsabilità di Opel, il cui ad, Roberto Matteucci, è stato chiamato a Parigi per un incarico a livello globale.

Xavier Martinet è, invece, il nuovo dg di Renault Italia.

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