Economia

Fca, ombre cinesi su Comau e Marelli

Voci di interesse del gruppo Tus International per lo «spin off». E Fitch alza il rating

Fca, ombre cinesi su Comau e Marelli

Pierluigi Bonora

L'accompagnamento del mercato all'«Investor Day» del prossimo anno, quando Sergio Marchionne alzerà il velo sulla «nuova» Fca, la stessa che affronterà le sfide al 2022, è iniziato. Prima Goldman Sachs, che vede il raddoppio delle quotazioni in Borsa già nel corso del 2018: prezzo obiettivo alzato a 29,60 euro) e ieri Fitch (cresce il rating da BB- a BB, margini del free cash attesi in aumento di oltre l'1,5%) hanno già cominciato a tirare la volata dell'ad.

Si guarda, in particolare, allo scorporo di Magneti Marelli e di Comau, alla valorizzazione dei marchi premium e più redditizi (Jeep, Ram, Alfa Romeo e Maserati), mentre passano in secondo piano le vendite in ribasso negli Usa e, a novembre, anche in Europa (-0,9% a causa del calo del marchio Fiat che ha annullato gli exploit di Jeep e Alfa Romeo).

A essere monitorata è anche la situazione alleanze: gli sviluppi dei colloqui con la coreana Hyundai sulla tecnologia dell'idrogeno e quelli relativi alla guida autonoma (Bmw).

Osservate speciali, però, rimangono Magneti Marelli e Comau. Per entrambe il destino potrebbe portarle alla quotazione dei rispettivi 50%, un modo per permettere l'ulteriore arricchimento del portafoglio degli azionisti di Fca, a cominciare da Exor e dall'investitore Marchionne.

Sono settimane, però, che negli ambienti industriali si parla del riemergere di ombre cinesi sulle due società appartenenti a Fca. E si fanno anche nome e cognome del possibile interessato sia a Comau, già tempo fa entrata nel mirino di aziende del Paese asiatico, sia a Magneti Marelli. Gli indizi portano a Tus International, che opera nel campo dell'elettronica per automobili, i cui programmi di espansione passano per acquisizioni in Europa e negli Stati Uniti. In un report del 2016 l'azienda diceva di puntare su obiettivi indipendenti, ma anche su spin-off di grandi gruppi. L'attenzione su Magneti Marelli, a quel tempo, era coincisa con l'interesse per la società, poi venuto meno, da parte dei coreani di Samsung.

E ora, a distanza di tempo, è rispuntato il nome di Tus International nel cui profilo si legge come l'azienda ha come mission quella di incrementare gli asset in alcuni campi, inclusa l'industrial automation (Comau?) e nei software ed elettronica di bordo (Magneti Marelli?). Per raggiungere i suoi ambiziosi obiettivi, Tus International può contare su un colosso del calibro di Tsinghua Holdings, una sorta di finanziaria che gestisce fondi per un valore di oltre 13 miliardi di dollari. Da Pechino ci sarebbero state delle avances e si mormora che la pratica potrebbe essere sondata da Marchionne una volta risolto il delicato caso delle emissioni negli Stati Uniti, verosimilmente nei primi mesi del 2018.

Una cessione di entrambe le società porterebbe in cassa, secondo Goldman Sachs, almeno 4,2 miliardi di dollari, utili a Fca per raggiungere l'obiettivo dell'azzeramento del debito il prossimo anno.

Guardando al futuro, Fca beneficia intanto dei giudizi positivi di Fitch: parametri creditizi «migliorati», profilo aziendale «solido», diversificazione geografica e marchi «robusti».

Commenti