Economia

Atene, l'Fmi: "Possibile impatto sull'Italia"

L'analisi del Fondo monetario internazionale: "Se non contrastati gli sviluppi avversi in Grecia potrebbero avere un impatto sostanziale sull’Italia in termini di effetti sulla fiducia"

Atene, l'Fmi: "Possibile impatto sull'Italia"

La crisi greca può avere ripercussioni negative sull'Italia? Il governo ostenta ottimismo. Il Fondo monetario internazionale, invece, nel rapporto sulla Penisola osserva che "sviluppi avversi in Grecia potrebbero avere un impatto sostanziale sull’Italia con effetti sulla fiducia", anche se "le esposizioni dirette sono limitate". Il rapporto è stato presentato al board esecutivo dell’istituto di Washington per un’analisi il primo luglio scorso. Gli esperti del Fondo citano la crisi della nazione ellenica tra i rischi al ribasso per l’Italia. In generale i rischi all’outlook italiano sono però "ampiamente bilanciati". Nel breve termine, aggiunge lo staff dell’Fmi, "i rischi di contagio derivanti da sviluppi avversi in Grecia sono visti come limitati. C’è tuttavia più preoccupazione per le implicazioni di lungo termine, se la percezione dell’irreversibilità dell’Area euro dovesse cambiare in modo permanente".

Secondo l'Fmi "l’economia italiana sta gradualmente emergendo da una prolungata recessione". Il Pil del nostro paese crescerà dello 0,7% quest’anno per poi accelerare all’1,2% il prossimo, anche grazie al pieno dispiegarsi degli effetti del quantitative easing della Bce. Il Fondo promuove l'agenda" di riforme del Governo. In particolare, tra i provvedimenti in grado di rimettere in moto il sistema economico italiano, i tecnici di Washington citano il Jobs Act e la riorganizzazione delle banche popolari.
In questo momento, si legge nel giudizio finale, "c’è una finestra di opportunità per spingere ancora più a fondo con riforme tese a ridare fiato alla crescita". La ripresa, avverte il Rapporto, "resta fragile e le prospettive di medio termine sono frenate da colli di bottiglia strutturali, alta disoccupazione e alto debito pubblico".

Per questo l’azione del Governo dovrà concentrarsi "sull’aumento della produttività, il rafforzamento della salute finanziaria di banche e imprese e politiche di consolidamento fiscale orientate alla crescita".

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