Economia

Mobileye verso il Nasdaq. Operazione da 50 miliardi

Intel deposita il prospetto alla Sec. Cybergang rivendica attacco haker, ma Ferrari smentisce

Mobileye verso il Nasdaq. Operazione da 50 miliardi

Dopo quella di Porsche a Francoforte, si prepara una nuova maxi-quotazione, ma a New York. Protagonista, in questo caso, è la mobilità del futuro con Mobileye Global (società israeliana fondata nel 1999, attiva in 8 Paesi e con 3.100 addetti) che dal 2017 fa capo a Intel e produce processori e software per auto a guida autonoma. Di ieri il deposito alla Sec del prospetto per sbarcare al Nasdaq. Reuters afferma che Mobileye, acquistata da Intel per 15,3 miliardi, potrebbe puntare a una valutazione fino a 50 miliardi di dollari. Secondo il prospetto, Intel manterrà la proprietà delle azioni di Classe B (meno vantaggi a livello di dividendi, più diritti di voto) che hanno 10 volte i voti delle azioni di Classe A (più vantaggi come cedole, meno diritti di voto), conferendole il controllo sul board della società.

L'ad di Mobileye, Amnon Shashua, ha ricordato che 50 realtà stanno utilizzando la tecnologia dell'azienda su 800 modelli di veicoli. Tra queste c'è anche Stellantis, impegnata su progetti di guida autonoma. Stellantis ha infatti raccolto il testimone della ex Fca che nel 2016 aveva siglato un accordo con Bmw, Intel e Mobileye, allo scopo di condividere gli avanzamenti nella guida autonoma e abbreviare i tempi di sviluppo delle tecnologie necessarie.

Nel primo semestre del 2022, Mobileye Global ha segnato un volume d'affari pari a 854 milioni di dollari (+21% sul 2021, anno che ha poi visto i ricavi raggiungere quota 1,4 miliardi di dollari).

Ferrari ha intanto seccamente smentito un presunto attacco hacker rivendicato da RansomEXX con l'appropriazione e diffusione di 7GB di dati appartenenti all'azienda. «Nessuna evidenza di una violazione dei sistemi o di ransomware (programma informatico dannoso, ndr), e non c'è stata alcuna interruzione del business e dell'operatività», così una nota del Cavallino. Indagini sono state avviate «per identificare la fonte dell'evento e per mettere in atto tutte le azioni necessarie».

Infine, mentre un guasto al «cervellone» della Motorizzazione ha costretto a rinviare al 6 ottobre i dati ufficiali sulle immatricolazioni di auto a settembre in Italia, in Nord America la filiale di Stellantis, Fca Us, ha venduto, nel terzo trimestre, 385.665 veicoli (-6% rispetto al 2021). Restando negli Usa, titolo Tesla ieri in forte sofferenza (-8,4% a due ore dalla chiusura). Ñel terzo trimestre Tesla ha riportato meno vendite di quelle attese dagli analisti.

La Casa guidata da Elon Musk ha dovuto affrontare difficoltà nei nuovi impianti in Germania e in Texas, e confrontarsi con i rincari delle materie prime.

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