Economia

Mps, la Germania all'attacco: "L'Italia rispetti le regole"

Il governo tedesco contro il decreto salva-risparmio: "Bce e Ue vigilino sull'Italia". E intima: "Azionisti e creditori siano i primi a subire perdite"

Mps, la Germania all'attacco: "L'Italia rispetti le regole"

Si riaccende lo scontro tra la Germania e l'Italia. Ancora una volta da Berlino arriva un attacco durissimo a Palazzo Chigi per la gestione dell'emergenza banche, e in modo particolare del fallimento di Mps. Commentando il piano salva-risparmio italiano, il ministero delle Finanze tedesco invita la Bce e la Commissione europea a vigilare sule autorità italiane e ad assicurarsi che vengano rispettate le regole dell'Ue. Per Berlino la ricapitalizzazione precauzionale delle banche tramite il governo può concorrere alla soluzione dei problemi "soltanto in circostanze eccezionali" e "nel quadro di regole stringenti". Tra queste anche il fatto che azionisti e creditori siano i primi a subire perdite.

Al termine della prospettata operazione di ricapitalizzazione del Monte Paschi per 8,8 miliardi di euro, richiesta dalla Bce, il Tesoro dovrebbe avere una quota di capitale di circa il 70% della banca senese. Tale partecipazione sarebbe il risultato dell'impegno finanziario atteso dall'azionista pubblico, che più parti indicano in circa 6,5 miliardi di euro. Calcolando che agli 8,8 miliardi di aumento si deve aggiungere la capitalizzazione attuale in Borsa (442 milioni di euro prima della sospensione) il Mef avrebbe appunto poco più del 70% su un valore totale di Mps di 9,2 miliardi di euro. La Bce ha, infatti, alzato a 8,8 miliardi il fabbisogno di capitale per l'istituto senese. Fonti del Tesoro, però, hanno precisato che il perimetro del fondo salva-risparmio da 20 miliardi di euro istituito dal governo "è stato disegnato in modo ampiamente sufficiente a far fronte a tutte le esigenze di intervento che dovessero emergere dalle situazioni attualmente sotto osservazione da parte delle istituzioni". Il fabbisogno di capitale indicato dalla Bce, una volta soddisfatto dalla ricapitalizzazione precauzionale, ha lo scopo di consentire a Mps di trovarsi in condizioni tali da superare con successo, a fine 2018, uno scenario avverso come ipotizzato dagli stress test condotti quest'anno.

Il decreto salva-risparmio ha creato non pochi mal di pancia in Germania. Non solo all'interno del governo. "Mi aspetto che il governo tedesco dica che così non può andare. E che la Bce non accetti le misure di salvataggio", ha detto alla Bild Michael Fuchs, vice capogruppo dell'Unione (Cdu-Csu) al Bundestag. Una linea che, come fa notare l'Huffington Post, sui principali quotidiani nazionali. Secondo la Frankfurter Allgemeine Zeitung, il salvataggio di Mps contiene "pericolose tentazioni" che spingerebbero le banche a credere di "poter continuare come fatto finora". "I politici italiani abbiano timore a utilizzare le nuove regole - scrive il quotidiano di Francoforte - perché subirebbero perdite non solo gli investitori professionali ma anche 40.000 piccoli azionisti".

La Germania teme, infatti, che le altre banche in crisi potrebbero pretendere aiuti pubblici.

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