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"Continuerò a essere libera". Sardone sotto scorta per le minacce degli islamici

Il clima di tensione scaturito dagli attentati in Europa e dalla guerra in Medio Oriente ha fatto alzare l'attenzione: Silvia Sardone finisce sotto scorta

"Continuerò a essere libera". Sardone sotto scorta per le minacce degli islamici

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Il clima di tensione nel nostro Paese è palpabile e il riacutizzarsi della guerra in Medio Oriente ha ulteriormente esacerbato gli animi. Le conseguenze possono essere molto gravi ed è per questo che il sistema anti-terrorismo è in allerta. Come hanno spiegato a più riprese i ministri, al momento non ci sono minacce specifiche sul nostro Paese ma il rischio che esistano dei lupi solitari pronti a colpire, soprattutto obiettivi sensibili e simbolici, è altissimo. Tra gli obiettivi ci sono anche personalità politiche di spicco, soprattutto quelle che si sono esposte per contrastare la diffusione dell'Islam violento e prepotente. Tra questi, a Milano, spicca Silvia Sardone, la cui vulnerabilità aumenta in considerazione del fatto che essendo lei un esponente del parlamento europeo, è spesso in viaggio tra Bruxelles e Strasburgo.

Di minacce ne riceve quotidianamente, molte di queste proprio da esponenti del mondo islamico residenti in Italia. A preoccupare maggiormente sono quelle di morte indirizzate alla sua persona ma anche ai suoi figli, due, soprattutto in un momento storico come questo. Per tale ragione, considerando il forte rischio al quale è esposta, ora a Silvia Sardone è stata affidata una scorta. "Evidentemente per questi estremisti è particolarmente fastidioso che a esprimere certe idee sia una donna libera e non sottomessa e in silenzio come piacerebbe a tanti di loro", spiega l'europarlamentare in una nota. L'esponente leghista è spesso sulle barricate e non ha paura a esternare le sue posizioni sul velo islamico, sull'islamizzazione dell'Europa e sulle moschee abusive.

"Anche recentemente ho segnalato agli organi competenti le nuove minacce di morte che mi sono state inviate sui social e via mail. Nonostante le ovvie preoccupazioni in famiglia, continuerò a esprimere liberamente le mie opinioni, non arretro sui nostri valori messi in pericolo dall'estremismo", ha dichiarato, lasciando intendere che non saranno le minacce a costringerla a un'auto-censura, che non ci sarà. "Credo fermamente che in Europa e anche in Italia ci siano pericoli di radicalismo e di un’islamizzazione crescente delle nostre città: di fronte a un islamismo che prende forza è preoccupante che ci sia un atteggiamento debole, in particolare delle istituzioni europee, che rispondono con il buonismo e il politicamente corretto", ha aggiunto, sottolineando come sa un diritto la difesa delle tradizioni locali a scapito di una sostituzione.

Per tale ragione, conclude, "è importante essere presenti alla manifestazione della Lega di sabato 4 novembre a Milano dove saremo in tanto per ribadire i valori delle libertà e della democrazia, della lotta al terrorismo, all’antisemitismo e al fanatismo islamista".

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