Europa

"Mi auguro grande partecipazione". L'appello di Mattarella per le Europee

Presente alla celebrazione del ventesimo anniversario dell'adesione della Slovenia all'Unione europea, il presidente della Repubblica ha parlato dell'appuntamento che aspetta tutti i cittadini dell'Ue

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Si avvicina la data delle elezioni europee, che si terranno dal 6 al 9 giugno 2024; un evento importante per tutti i cittadini dell'Ue, e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si augura che siano in molti a presentarsi alle urne per esprimere le loro preferenze. Intervenuto alle celebrazioni di Brdo per il ventesimo anniversario dell'adesione della Slovenia all'Unione europea, il capo dello Stato ha approfittato dell'occasione per ricordare l'importanza del voto.

"Tra qualche settimana, circa 400 milioni di cittadini andranno al voto. Sarà un grande esercizio della democrazia e mi auguro che vi sia una grande partecipazione, perché in questo modo i cittadini sono protagonisti del loro futuro. Sarà poi compito delle istituzioni europee e dei governi fare in modo che l'Unione diventi un soggetto protagonista della scena internazionale", ha dichiarato l'inquilino del Quirinale, come riportato dalle agenzie di stampa. Sarà poi necessario avere il giusto coraggio per fare riforme incisive, un compito che spetterà al prossimo parlamento europeo. Importante, secondo Mattarella, rendere l'Unione europea protagonista in ambito anche internazionale, e capace di dare il proprio contributo di pace, collaborazione e stabilità. "Non possiamo rimanere in una condizione in cui l'Europa e tutti suoi stati membri di conseguenza sono in realtà sovente spettatori di quanto avviene nella comunità internazionale anche di fronte a eventi di cui talvolta subiscono le conseguenze", ha aggiunto il presidente.

Ma quali sono le riforme auspicate da Sergio Mattarella? Interventi su economia e imprese sono al primo posto, così come il saper prendere decisioni tempestive e di difesa comune. Da qui l'importanza di un rafforzamento della Nato. "Vi sono esigenze di riforma che sono di carattere istituzionale, perché i problemi in questo mondo si presentano velocemente e richiedono risposte tempestive. L'Unione europea non è in condizione di assumere risposte tempestive, perché i problemi non aspettano", ha spiegato. "La seconda riforma riguarda la difesa comune dell'Unione, indispensabile", ha aggiunto, citando il conflitto in atto fra Russia e Ucraina. "Una terza proposta riguarda il sistema finanziario dell'Unione che va completato, è monco. Un sistema finanziario non completo non può reggere a lungo, altrimenti crolla, si dissolve travolgendo anche l'economia dei Paesi membri", ha concluso.

Il presidente della Repubblica ha inoltre ricordato il primo maggio del 2004, data in cui ben nove Paesi entrarono a far parte dell'Unione, per un totale di 75 milioni di nuovi cittadini europei. "L'Unione passava a 25 Stati, impegnati nell'attuazione dei comuni principi di libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani, Stato di diritto. Proprio per questi principi, per difenderli, affermarli, all'indomani della Seconda guerra mondiale nacque l'idea dell'integrazione del Continente, concependo l'Unione che nasceva, nelle sue varie forme ed evoluzioni, come una comunità di valori, non come semplice cornice di utile collaborazione economica", ha spiegato Mattarella. Quell'Europa, ha aggiunto il presidente, "seppe essere saggia e coraggiosa.

Occorre oggi, perché viene richiesto dagli eventi, un analogo spirito costruttivo di fronte alle sfide e alle minacce che abbiamo di fronte a noi".

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