Cronaca locale

Una giornata di silenzio. Per i funerali di Stato maxischermo in Duomo

Si ferma tutta la politica. Il sindaco Sala: "È l'ora del rispetto, ha molto amato questa città"

Una giornata di silenzio. Per i funerali di Stato maxischermo in Duomo

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«Milano piange Silvio Berlusconi. Su di lui ogni italiano ha un'opinione, maturata nei lunghi anni della sua centralità imprenditoriale, sportiva e politica. Ma questo è il momento del cordoglio e del rispetto. Di certo dobbiamo dargli atto di avere molto amato Milano» il tweet del sindaco Beppe Sala. È stato proprio il sindaco il primo a offrire la Sala Alessi di Palazzo Marino per ospitare la camera ardente del presidente di Forza Italia, scomparso ieri mattina. «Ho offerto, tramite Fedele Confalonieri, alla sua famiglia la Sala Alessi per la Camera ardente se lo gradissero».

Domani giorno di lutto nazionale, sarà l'occasione del saluto pubblico: i funerali di Stato saranno celebrati alle 15 in Duomo dall'arcivescovo di Milano monsignor Delpini alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Non solo, saranno allestiti dei maxi schermi in piazza Duomo per permettere ai milanesi di assistere alle esequie.

Il Consiglio comunale riunito ieri pomeriggio a Palazzo Marino ha osservato, su iniziativa della presidente Elena Buscemi, un minuto di silenzio: «Oltre agli incarichi istituzionali apicali assunti in Italia, nel suo lungo percorso politico Silvio Berlusconi è stato anche eletto per quattro volte consigliere comunale di Milano e, in occasione di una seduta di insediamento, ha ricoperto il ruolo di presidente di quest'Aula in qualità di consigliere anziano».

Regione Lombardia sta studiando un modo «indelebile» per ricordare Silvio Berlusconi: il Cavaliere «ha sicuramente segnato in modo positivo gli ultimi trent'anni della vita di questo Paese» ha commentato il presidente Attilio Fontana. Il governatore ha proseguito ricordando «l'ultima volta che mi ha telefonato, subito dopo le elezioni, per congratularsi. Era molto contento e soddisfatto del risultato che io avevo ottenuto, riservandosi di chiamarmi per incontrarsi e festeggiare questo momento, ma purtroppo le condizioni fisiche gliel'hanno impedito». Anche la seduta della Giunta lombarda si è aperta con un minuto di silenzio, così è stata rinviata a martedì 27 giugno la seduta di Consiglio regionale convocata per oggi.

«Ricordo - racconta Roberto Di Stefano, sindaco di Sesto San Giovanni - quando fui eletto sindaco, la prima volta, a Sesto. Berlusconi mi chiamò per invitarmi ad Arcore. In quella occasione mi diede un consiglio, dicendomi: I cittadini sono attratti dal bello; riempi la città di fiori e di piante, mettila in ordine e lavora come se fossi un sindaco operaio. Fatti vedere sempre al lavoro e vedrai che ti riconfermeranno. Lo scorso anno, effettivamente, fui rieletto e lui mi chiamò per farmi i complimenti. Mi disse: Non so se hai raccolto il mio consiglio, ma evidentemente sei l'unico sindaco ad aver vinto ai ballottaggi. Abbiamo perso Monza, Piacenza e Como.

Fu un momento bello e certamente -conclude- devo riconoscere che Berlusconi era un uomo di una lungimiranza disarmante».

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