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Omicidio sul lavoro, "no" del governo

Un primo intervento normativo in tema di sicurezza sul lavoro verrà presentato lunedì pomeriggio al Consiglio dei ministri

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Un primo intervento normativo in tema di sicurezza sul lavoro verrà presentato lunedì pomeriggio al Consiglio dei ministri. Sempre lunedì ma in mattinata a Palazzo Chigi arriveranno i rappresentanti dei lavoratori e delle imprese per un incontro sul tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Per Giorgia Meloni, infatti, il problema ha assunto proporzioni tali da non poter più essere rinviato. E da Cagliari, dove si trovava per il comizio di chiusura del candidato del centrodestra alle regionali sarde, Paolo Truzzu, ha fornito qualche indicazione sul suo prossimo intervento sul tema. «Conosco i numeri - avverte la premier -. Come sapete lo scorso anno abbiamo assunto 800 nuovi ispettori del lavoro. Evidentemente non basta, ne abbiamo parlato in Consiglio dei ministri per preparare le norme che arriveranno lunedì». Parlando con i giornalisti la premier ha anche ricordato che è già stata presentata una proposta di legge (targata FdI) per insegnare già a scuola le norme basilari per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro. Inoltre la Meloni si è detta favorevole all'ipotesi di estendere anche al settore privato le norme più rigide già in vigore per gli appalti pubblici.

Quello che sarà licenziato lunedì prossimo, stando alle prime indiscrezioni raccolte, dovrebbe essere un provvedimento organico per il potenziamento della tutela in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, con regole più stringenti sul coordinamento e rafforzamento delle attività ispettive e nuove norme del sistema sanzionatorio, anche in relazione al subappalto, oltre alla qualificazione delle imprese, alla formazione del datore di lavoro e dei lavoratori e alla salvaguardia delle imprese regolari.

Ieri intanto, sempre in Consiglio dei ministri, la responsabile del Lavoro, Marina Calderone, ha svolto una informativa in merito alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Su un totale di 92.658 accessi nei cantieri, 20.755 hanno riguardato la vigilanza in materia di salute e sicurezza, con un incremento di 3.720 ispezioni rispetto all'anno precedente (pari al 4%). Per ciò che riguarda gli accessi ispettivi in edilizia, il livello di irregolarità registrato è stato pari al 76,48%, con un tasso di irregolarità media che supera l'85,2% nel caso di aziende impegnate in lavori collegati al superbonus 110%.

Ci sono poi i dati offerti dall'Inail che evidenziano come siano diminuite nel 2023 le denunce di infortunio sul lavoro (585mila) rispetto all'anno precedente (-16%). Anche gli incidenti mortali sono diminuiti del 4% (1.041). La Calderone inoltre ha assicurato che con l'attuale organico, nel 2024 sarà possibile sviluppare un'attività investigativa specifica maggiore del 40% rispetto al 2023. Inoltre, viste le risultanze in ordine all'altissima incidenza di irregolarità nel campo della salute e della sicurezza sul lavoro, saranno sbloccate le assunzioni per incrementare il contingente degli ispettori del lavoro del nucleo ispettivo Carabinieri e del personale ispettivo di Inps e Inail.

Sempre in tema di sicurezza nei cantieri, c'è poi da segnalare la presa di posizione del Guardasigilli Carlo Nordio che ieri durante il question time della Camera si è detto contrario all'introduzione del reato di omicidio sul lavoro. L'introduzione di questa fattispecie, secondo il ministro, non servirebbe da utile deterrente. «Basti vedere - spiega Nordio - quanto fatto con il reato di omicidio stradale.

Aver inasprito le pene non ha funzionato come deterrente visto che gli incidenti stradali mortali sono pure aumentati».

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