Guerra in Israele

"In partenza i carabinieri". La mossa dell'Italia per mediare tra israeliani e palestinesi

Il comando americano ha richiesto all'Italia l'invio di due carabinieri per agevolare il dialogo tra la polizia palestinese e quella israeliana

Foto di Repertorio
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"In partenza i colonnelli". La mossa dell'Italia per mediare tra israeliani e palestinesi

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Nelle prossime ore, due ufficiali dei carabinieri partiranno dall'Italia con destinazione il Medio Oriente. Saranno impiegati nello scenario della guerra tra Palestina e Israele ma non avranno alcun ruolo operativo. A rivelarlo è il comandante generale dei Carabinieri, Teo Luzi, in un'intervista rilasciata al Tg2. I militari italiani sono stati espressamente richiesti dagli Stati Uniti e dovranno ricoprire un ruolo tecnico.

Il loro compito, ha spiegato il generale sarà quello di "dialogo tra i vertici della polizia palestinese e quelli israeliani sotto il coordinamento dell'amministrazione americana". Un compito delicato che i nostri militari hanno già svolto in altri scenari di guerra e per il quale sono addestrati e apprezzati a livello internazionale. Luzi ci ha tenuto a sottolineare che la richiesta dei due militari "è avvenuta dal Comando americano ed il ministro Crosetto ha risposto in giornata positivamente". Ovviamente, da parte dell'Arma c'è il massimo riserbo sull'identità dei due militari che tra qualche ora saliranno a bordo di un velivolo militare con destinazione lo scenario di guerra, l'unica informazione fornita dal generale è che i prescelti sono "colonnelli che hanno esperienza di area, che hanno già un quadro relazionale con le autorità di polizia israeliane e palestinesi. Hanno partecipato all'addestramento sul posto della polizia palestinese, che noi facciamo da 8 anni con soddisfazione".

Ancor a una volta si dimostra il ruolo chiave dell'Italia in uno scenario critico in Medio Oriente, a dimostrazione del rilievo internazionale del nostro Paese in contesti di così elevata difficoltà. L'Italia è anche il primo Paese ad aver inviato in loco un concreto aiuto umanitario mediate la nave Vulcano.

"Abbiamo immediatamente avviato l'approntamento della nave Vulcano con un ospedale imbarcato che ha capacità diagnostica e chirurgica", ha dichiarato Giorgia Meloni in un video online, sottolineando come "finora l'Italia ha fornito sedici tonnellate di aiuti con due missioni di aerei che il 30 e il 31 ottobre hanno trasportato in Egitto, a circa cinquanta chilometri dal confine con la striscia di Gaza, materiale da campo tende, potabilizzatori, servizi e materiale medico in modo da poter ospitare i civili, gli sfollati, dare i primi aiuti".

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