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"Alle 6 del mattino...". L'onorevole si lamenta per la "levataccia". La replica: "Siamo pagati"

La deputata Elisabetta Piccolotti (Sinistra italiana) si lamenta di essersi dovuta svegliare alle 6 per essere presente alla Camera alle 8 per leggere le mozioni dei colleghi. Il leghista Candiani la gela: "Non è una cosa così eroica"

"Alle 6 del mattino...". L'on. si lamenta per la "levataccia". La replica: "Siamo pagati..."

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"Alle 6 del mattino...". L'on. si lamenta per la "levataccia". La replica: "Siamo pagati..."

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L'onorevole Elisabetta Piccolotti, deputato di Sinistra Italiana nel gruppo Alleanza Verdi e Sinistra, nonché moglie di Nicola Fratoianni, ha tenuto a far sapere ai colleghi alla Camera di essersi alzata alle 6 del mattino per essere puntuale in Aula alle 8 per svolgere il proprio lavoro. Irriferibile il commento che farebbe un qualunque lavoratore che, per poter mantenere la famiglia, si sveglia ogni giorno prima che sorga il sole per andare a lavorare per uno stipendio che non è nemmeno paragonabile a quello di un parlamentare. Tutto nasce da un errore burocratico che si è sviluppato in Aula e in cui è incappato il sottosegretario Andrea Ostellari, ma la discussione successiva è stata ai limiti dell'assurdo.

Alla Camera è stato dato parere favorevole a una mozione, per altro proprio a firma di Piccolotti, ma ricontrollando il testo si è notato che c'erano delle discrepanze tra il testo passato al sottosegretario e quello depositato dai parlamentari. Un errore di forma di cui lo stesso sottosegretario si è scusato. Un errore che capita durante gli esami in Parlamento ma che l'onorevole Piccolotti non sembra disposta ad accettare. E, infatti, ha approfittato dell'inconveniente per cercare di sollevare la polemica contro la maggioranza, sostenendo che manchi di rispetto al Parlamento. Ed è proprio per sostenere la propria tesi che l'esponente di Sinistra Italiana ha detto, in modo piccato, di "essersi svegliata alle 6 del mattino" per leggere le mozioni e, ha proseguito, "alle 8 ero qui".

Come se avesse fatto chissà quale atto eroico. Comprensibile, a quel punto, il rumoreggiare della Camera, incredula davanti alla rivendicazione dell'onorevole del gruppo Avs. "Sì, mi sono svegliata presto", ha replicato, credendo di non aver detto nulla di strano. A riportare Piccolotti nel mondo reale ci ha pensato il deputato leghista Stefano Candiani, che ha preso la parola per spiegare alla collega la vita di tutti gli italiani non privilegiati: "Non è una cosa così eroica, sa. Siamo anche pagati per farlo".

Nessuna risposta da parte dell'onorevole di Sinistra Italiana ed evidente imbarazzo negli sguardi degli alleati in quel momento, davanti alla mancanza del senso di realtà da parte della loro collega.

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