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"Avete tolto il pane agli italiani". Quando Di Battista inveì contro Speranza

L'ex grillino andò su tutte le furie contro l'allora capogruppo del Pd sulla questione degli stipendi e della legge elettorale: "Siete dei fascisti", fu la risposta dell'ex ministro della Salute

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Faceva quasi effetto rivederli assieme, a pochi centimetri di distanza, dopo tantissimo tempo dall'ultima volta. Eppure, nove anni dopo quell'incredibile gazzarra in una sala stampa di Montecitorio, Roberto Speranza e Alessandro Di Battista si erano ritrovati a discutere piuttosto animatamente, seppur questa volta senza il rischio che uno dei due (soprattutto l'ex grillino) potesse mettere le mani addosso all'altro. Fatto sta che l'era geologica - politicamente parlando - trascorsa da quando i due erano colleghi alla Camera dei Deputati non sembra avere riportato la serenità, visto che il dibattito andato in onda nello studio di Giovanni Floris lo scorso gennaio è stato solo un cumulo di reciproci attacchi personali. "È facile venire qui, semmai essere anche pagati per fare questo mestiere... Con un contratto vieni qui e pontifichi dal tuo punto di vista", aveva sferrato la frecciata l'ex ministro della Salute. "Evidentemente ha delle argomentazioni piuttosto misere. Io non dovrei campare? Rispondi nel merito, non parlare di stipendi privati", è stata l'immediata replica di Dibba. Ma da dove derivava tutto questo astio tra i due?

Il botta e risposta Speranza-Di Battista

30 gennaio 2014, sala stampa della Camera. Pochi giorni dopo il Patto del Nazareno stipulato tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, Di Battista irrompe con vigore per interrompere una dichiarazione che Speranza stava facendo davanti alle telecamere e comincia a urlargli contro con disprezzo con l'indice puntato: "Non ti vergogni di fare delle leggi elettorali con un condannato?". E poi l'affondo ripetuto una decina di volte: "Tagliati lo stipendio! Tagliati lo stipendio! Tagliati lo stipendio!". Il botta e risposta sale sempre più. "Fate solo propaganda, voi siete dei fascisti!", incalza dalla sua parte l'esponente dem. "Tu stai violando la Costituzione, mentre noi stiamo dalla parte dei poveri", è la controreplica.

Nel frattempo qualche commesso cerca di ristabilire l'ordine all’interno della sala stampa, ma i due ormai sono finiti naso a naso. Non ricevendo, a suo dire, risposte adeguate dal suo avversario politico, il pentastellato va su tutte le furie. Prima si rivolge direttamente a una telecamera: "Gli italiani sanno che persone come lui sono schiave di lobby, schiave di potere, stanno violando la Costituzione e hanno paura di stare qua e parlare". Poi, sollecitato dagli improperi di Speranza, esplode completamente: "Gli italiani hanno fame e voi gli avete tolto il pane agli italiani! Non sei degno di dire quello che loro vogliono dire". E, mentre in lontananza l'esponente lucano continuava a gridargli "Fascista!", il caudillo grillino afferma orgogliosamente: "Bisogna sbugiardarli in questo modo.

Guardate gli occhi a questa gente e capirete che loro vogliono fare gli interessi esclusivamente dei banchieri, dei lobbisti e del crimine organizzato".

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