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Barbara Berlusconi debutta a Ballarò: "Mio papà non è un criminale"

Berlusconi vola a Roma insieme a Marina. Barbara per la prima volta in un talk show: "La politica non è il mio orizzonte"

Barbara Berlusconi debutta a Ballarò: "Mio papà non è un criminale"

Contro la macchina da guerra della sinistra, che grazie alle offensive giudiziarie sta tentando il tutto per tutto per decapitare il centrodestra, Silvio Berlusconi è pronto a ributtarsi nell'agone politico. Il battesimo della nuova Forza Italia nella sede di San Lorenzo in Lucina è stato solo il primo passo. Ricompattato il popolo del centrodestra con un videomessaggio in cui ha tracciato le prossime sfide da vincere, il Cavaliere vuole tornare a parlare al territorio, alla sua gente, alla pancia del Paese. E i salotti televisivi sono solo il trampolino di lancio. Così, mentre si valuta una sua partecipazione alla puntata di Porta a Porta di domani, Barbara Berlusconi ha avuto il suo "battesimo televisivo" a Ballarò.

Berlusconi continua a restare concentrato sull'impegno del Pdl in parlamento e sulla decadenza da senatore. Da una parte il pressing per far attuare dal governo quel piano economico che lo stesso premier Enrico Letta aveva sottoscritto coi vertici del partito prima di ricevere la fiducia, dall'altra la certezza che la nuova riunione della Giunta del Senato (in agenda il 4 ottobre) stia brigando per estrometterlo da Palazzo Madama. Prima che votino una nefandezza simile, però, il Cavaliere potrebbe anche presentarsi per far sentire le proprie ragioni su una sentenza, quella sui diritti tv, che è stata viziata dal protagonismo di certe toghe politicizzate. L'ipotesi di interventire in Giunta è sul tavolo di Berlusconi che sta attentamente valutando i pro e i contro. Secondo fonti che hanno avuto modo di sentire Berlusconi, i fedelissimi (e in particolar modo la famiglia) continuano a sconsigliarlo. C'è infatti il rischio (concretissimo) che la seduta pubblica della Giunta si trasformi in una sorta di processo "a porte aperte", con l’ex presidente del Consiglio sul banco degli imputati. I grillini non si farebbero certo sfuggire l’occasione di metterlo alla berlina. Per questo, lo stesso Berlusconi sarebbe più propenso a scegliere un’altra location e, soprattutto, un’altra platea per passare al contrattacco in quella che non fatica a definire una persecuzione delle toghe politicizzate. Tra le ipotesi al vaglio c'è appunto una "ospitata" in una trasmissione televisiva. In pole position per accaparrarsi il Cavaliere, che è assente dagli studi televisivi dai tempi della campagna elettorale, ci sarebbe l'ammiraglia di viale Mazzini, con il salotto di Bruno Vespa. Ma non sarebbe stata ancora scartata nemmeno l’opzione di andare a Matrix su Canale 5. Tra i falchi c'è, invece, chi suggerisce proprio di tornare nella tana del lupo: da Michele Santoro, dove qualche mese fa riuscì a zittire un pallido Marco Travaglio, o domenica (giorno del compleanno di Berlusconi) da Lucia Annunziata.

"Quella di mio padre è una storia politica e imprenditoriale non certo criminale", ha spiegato Barbara che oggi ha debuttato nei talk show concedendo un'intervista a Ballarò. Un debutto che molti analisti politici hanno voluto leggere come una possibile discesa in campo. In realtà la figlia del Cavaliere non ha alcuna intenzione di partecipare attivamente al futuro di Forza Italia. "Non è il mio orizzonte - ha spiegato - ci sono molte persone che fanno politica, tanti giovani capaci che intendono occuparsene". Tuttavia, non si è tenuta lontana dai commenti politici. E ne ha per tutti. In primis, per il Pd di Guglielmo Epifani a cui rinfaccia di essere "in totale confusione". "Se ritengono che Berlusconi sia un delinquente - ha chiesto - per quale motivo hanno deciso di fare con lui gli ultimi due governi?". Anche il Cavaliere punta a battere soprattutto sul piano politico. Sono, infatti, le misure economiche a preoccuparlo maggiormente. Rientrato questa mattina a Roma insieme alla primogenita Marina (ormai sempre più al fianco del padre), ha subito incontrato il vicepremier Angelino Alfano per ribadire che ministri e parlamentari azzurri non dovranno cedere di un millimetro nella lotta a tagliare la pressione fiscale. La partita dell'abolizione dell'Imu sulla prima casa e dell'abolizione dell'aumento dell'aliquota Iva sono irrinunciabili.

Un fronte sul quale il Cavaliere non intende arretrare di un passo.

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