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"Contrordine grillini: occupate le televisioni"

Grillo e Casaleggio cambiano strategia. E talk show e salotti televisivi si riempiono di senatori e deputati a Cinque Stelle. E il guru si fa persino fotografare da "Chi"

"Contrordine grillini: occupate le televisioni"

Qualcosa sta cambiando. Sono arrivati in Parlamento timidi e impacciati, finendo spesso sui giornali per gaffe e scivoloni. Alla fine si sono dovuti affidare a dei responsabili della comunicazione per evitare di finire sui giornali non per cosa fanno, ma per come lo fanno. Ma ora sembra che la strategia dei Cinque Stelle stia proprio cambiando.

E dalla politica "vecchio stampo", quella che criticano un momento sì e l'altro pure, stanno imparando, quasi mutuando qualcosa: l'importanza di comunicare a tutti e non solo a chi - ancora troppo pochi - naviga sul web e si interessa in prima persona alla cosa pubblica. E un solo media lo permette: la televisione. Così dall'espulsioni al primo che osava affacciarsi in un dibattito nel piccolo schermo, siamo arrivati ai grillini che padroneggiano la telecamera, che si siedono accanto ai loro avversari politici nei salotti delle principali trasmissioni televisive, che esultano se i tg riprendono l'occupazione del tetto di Montecitorio.

Ecco quindi che proprio Nicola Morra - il capogruppo al Senato, non l'ultimo dei dissidenti - è apparso qualche giorno fa a Nightline su La7 accanto a Lucio Malan (Pdl) ed è stato poi ospite di Nicola Porro a Virus. Così come Luigi Di Maio è stato protagonista di un animato dibattito con Debora Serracchiani a 8 e mezzo. Con buona pace dei vari Giovanni Favia e Federica Salsi che in questi mesi hanno pagato con l'espulsione e la scomunica da parte di Grillo l'ardire di apparire in tv. Ma anche di Marino Mastrangeli che per andare in onda dalla D'Urso aveva preso tutte le precauzioni (intervista singola, niente contraddittorio, nessuna interazione con gli altri ospiti in studio).

Cosa ne è stato dei diktat di Beppe Grillo? Degli anatemi contro chi partecipava ai talk show? La linea è cambiata e lo dice anche il consulente della comunicazione Claudio Messora all'Adnkronos: "Evitiamo i pollai e il plasticume di certe trasmissioni, ma non rifugiamo il confronto". Anzi, pure il comico abbandonerà il giubbotto "mimetico" e le controfigure e inizierà a parlare direttamente ai giornalisti. "Tra due settimane ci sarà la prima conferenza stampa a Milano. Ne prevediamo due al mese", rivela Messora.

Ci sarà pure Gianroberto Casaleggio, che solo qualche giorno fa aveva vietato ai fotografi di riprenderlo al Forum Ambrosetti di Cernobbio, salvo poi finire - volontariamente - sulle pagine del settimanale Mondadori Chi. A quando una revisione anche scritta delle regole?

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